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Coronavirus, Trentino e Alto Adige così lontani ma così vicini. Bolzano fa quasi il triplo dei tamponi e trova il triplo dei contagi
In Alto Adige negli ultimi 7 giorni sono stati fatti 51.902 tamponi e sono stati trovati 4.314 positivi. In Trentino sono stati fatti 19.479 tamponi e sono stati trovati 1.381 positivi

TRENTO. Vicini ma lontani. Ancora una volta Trentino e Alto Adige sembrano viaggiare su due pianeti diversi per quanto riguarda la curva del contagio a livello di comunicazione, con la Provincia di Bolzano travolta dal virus e il Trentino sempre più fuori dal tunnel. Ancora una volta, a guardare i numeri, però, pare proprio che la differenza la stiano facendo, più che altro, i controlli effettuati.

Trento ha, di fatto, bloccato lo screening mentre Bolzano lo ha intensificato enormemente e così negli ultimi 7 giorni, dal primo febbraio fino ad oggi, solo per usare i dati più freschi, l'Alto Adige ha fatto 51.902 tamponi, tra molecolari e antigenici, mentre il Trentino 19.479, sempre tra molecolari e antigenici. E guarda caso i positivi trovati (dati Protezione civile) in questi 7 giorni sono stati in totale 4.314 casi in Alto Adige mentre in Trentino 1.381 positivi.
E' facile vedere che il rapporto è praticamente lo stesso moltiplicato per tre: l'Alto Adige ha fatto circa il triplo dei tamponi (il rapporto è 8,49%) del Trentino e ha trovato circa il triplo dei contagi (il rapporto è 7,14%).

L'Alto Adige, però, tra mille polemiche va in lockdown e si mostra al mondo fragile e colpito, spiegando, addirittura, che ormai circola la variante inglese. Il Trentino, al momento, sembra, fortunatamente, in una situazione opposta, tecnici e politici ribadiscono che non ci sono sul territorio varianti preoccupanti, così ha rassicurato in questi giorni il dirigente sanitario Ruscitti in conferenza stampa aggiungendo che si guarda con preoccupazione a quanto sta succedendo nel vicino Bresciano, in Veneto e Alto Adige (la variante inglese è in tutti e questi tre territori).
La situazione sembra diversa, però, sul piano delle ospedalizzazioni con l'Alto Adige che, lentamente, sta salendo raggiungendo il livello trentino di qualche settimana fa (quando comunque era in zona gialla, come sempre) con 35 terapie intensive (mentre Trento è stata per molto tempo sopra le 40 e anche sopra le 50 con 53 il 15 dicembre) mentre il Trentino è in calo da qualche tempo (con 26 ricoveri in rianimazione). Sul piano dei decessi ieri entrambi i territori hanno fatto registrare 5 vittime me anche in questo senso la curva trentina, molto più drammatica rispetto a quella altoatesina per tutte le settimane passate avendo sul territorio oltre 350 vittime in più, pare, fortunatamente in decrescita, contro quella bolzanina che invece è in risalita.

Per quanto riguarda il quadro del contagio in Trentino, purtroppo, il livello di trasparenza dell'amministrazione provinciale resta quello che è e purtroppo dal 16 gennaio, come si può vedere nel grafico qui sotto dell'Fbk elaborato su dati Apss, il contagio pare crollare perché si è smesso di dare il quadro sui positivi totali (molecolari più antigenici). Ecco perché le mappe che elaboriamo quotidianamente sulla diffusione del virus risultano ormai molto parziali: non possiamo inserire il grosso dei positivi trovati, quelli con gli antigenici (che però vengono inviati alla Protezione civile e chi viene trovato con questi test viene messo in isolamento domiciliare QUI APPROFONDIMENTO).

Per esempio nella giornata di ieri ci sono 52 positivi ai molecolari e 123 agli antigenici. La mappa, come da un mese a questa parte, è riferita solo ai primi e non ai secondi (QUI ARTICOLO).