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Eutanasia legale, in Trentino raccolte oltre 16mila firme. Schuster: "Spediti a Roma 6 chili di moduli"
A livello nazionale, tra le firme raccolte nei comuni o nei banchetti e quelle digitali, si è raggiunta la somma di oltre 1 milione e 180 mila sottoscrizioni

TRENTO. Con ieri, 30 settembre, si è conclusa la raccolta firme per il referendum sull'eutanasia legale. In Italia in totale è stato raggiunto il numero di circa 1 milione e 200 mila sottoscrizioni, su un minimo di 500 mila necessarie per l’abrogazione parziale dell’art. 579 del codice penale.
Grande affluenza ai banchetti in Trentino - Alto Adige, che risulta essere una delle prime regioni per firmatari in rapporto al numero di abitanti. C'è da dire, però, che la quasi totalità delle firme è stata raccolta in provincia di Trento.
Le firme ufficialmente sottoscritte per la Regione autonoma sono 21.241 rispetto ad un totale di 799.944 raccolte in Italia. Di queste gli attivisti sul territorio trentino, coordinati da Damiano Trenti, hanno raccolto ben 16.324 firme in pressoché tutte le valli della Provincia.
“Ad un certo punto abbiamo iniziato a contare i chilogrammi di carta che a mano a mano spedivamo all'associazione Coscioni: alla fine abbiamo raggiunto i sei chili di buste, fra moduli di firme e certificati elettorali” dice Alexander Schuster, cui competeva l’ultimo controllo formale prima della spedizione al Comitato centrale.
Vi sono però stati alcuni invii compiuti direttamente dai comuni che avevano raccolto le sottoscrizioni presso le loro sedi o da singoli autenticatori, come gli avvocati. “Registriamo anche una importante adesioni di elettrici ed elettori che si sono recati presso le circoscrizioni e presso i comuni trentini, per diverse centinaia di sottoscrizioni: un dato anche questo molto significativo della volontà di sostenere il referendum sul fine vita”, dice Damiano Trenti, che in questi mesi ha instancabilmente presenziato a tutti i gazebo e motivato un gruppo molto ampio di volontari.
Alle firme cartacee si sono poi aggiunte le firme digitali dei residenti trentini, per i quali tuttavia non si dispone di dati specifici al territorio. Complessivamente in Italia le firme tramite il portale referendario sono state 383.672, portando così il totale di firme a livello nazionale a ben 1.183.616.
Importante anche dare rilevanza alla disponibilità dei sottoscrittori a contribuire alle spese per il referendum. In Trentino si sono registrare offerte superiori a 5.000 euro, utilizzate in parte per le spese di promozione e in parte a disposizione per le ulteriori iniziative a sostegno dell’iniziativa referendaria.
In contemporanea si è registrato anche un successo dell’iniziativa referendaria per la legalizzazione della cannabis, integralmente realizzata online.