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Itea, via il requisito dei 10 anni: parere positivo dalla IV Commissione. Le opposizioni: ''Sono serviti i giudici per affermare che una norma provinciale discrimina le persone''
La IV Commissione consiliare ha espresso parere positivo sulla proposta di delibera con cui la Giunta provinciale modificherà il regolamento in tema di edilizia abitativa pubblica

TRENTO. Parere positivo da parte della IV Commissione provinciale sulla delibera che va a modificare il regolamento per l’accesso agli alloggi Itea, che rimuove il vincolo dei dieci anni di residenza in Italia per i cittadini stranieri. I commissari hanno espresso il proprio parere sul testo proposto dall’esecutivo, a seguito delle sentenza del Tribunale di Trento.
La norma, bocciata dal Tar, imponeva di risiedere da almeno 10 anni in Italia prima di poter presentare una domanda per un alloggio Itea. A dare battaglia erano stati i sindacati ma anche diverse associazioni. Il provvedimento era stato duramente contestato dall’Assemblea antirazzista di Trento che tramite un attivista di origine etiope aveva presentato un ricorso in tribunale, seguito dagli avvocati Giovanni Guarini e Alberto Guariso dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (QUI L'ARTICOLO).
La IV Commissione consiliare ha espresso parere positivo sulla proposta di delibera con cui la Giunta provinciale modificherà il regolamento in tema di edilizia abitativa pubblica. Il dirigente Giancarlo Ruscitti, nel corso della commissione, ha spiegato che si recepisce la seconda sentenza sui 10 anni di residenza in Trentino come requisito per accedere all’alloggio Itea.
I commissari di opposizione hanno espresso rammarico, perché è servita una pronuncia dei giudici per affermare che una norma di legge provinciale discrimina le persone in base alla loro provenienza.