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Serie di infortuni in poche ore in montagna, tre scialpinisti soccorsi dall'elicottero
Un incidente sul Lagorai, quindi a Mezzano in Primiero e sul monte Cornetto a Folgaria. Gli operatori del soccorso alpino intervengono nel giro di poche ore a causa di diversi infortunati in quota

TRENTO. Giornata di lavoro per le unità del soccorso alpino, gli operatori sono intervenuti nel giro di poche ore a causa di tre scialpinisti infortunati.
La prima allerta è scattata intorno alle 12.30 di oggi, domenica 17 gennaio, sulla catena del Lagorai. Un 28enne di Pergine si è procurato un trauma al ginocchio tra il rifugio Sette Selle e il lago d'Erdemolo (Palù del Fersina) a una quota di circa 2.000 metri.
Inizialmente il giovane è stato assistito da due operatori della Stazione di Pergine che si trovavano per caso nelle vicinanze del luogo dell'incidente. Sul posto è arrivato l'elisoccorso che ha recuperato a bordo lo scialpinista per il trasporto all'ospedale Santa Chiara di Trento.
Il secondo intervento si è reso necessario poco sopra l'abitato di Mezzano nel Primiero. Un 48enne di Trento si è infortunato intorno alle 13 mentre scendeva verso i prati di San Giovanni a quota 700 metri.
Sono entrate in azione due squadre delle Stazioni di Caoria e Primiero che hanno raggiunto l'infortunato a bordo dei quad dotati di cingoli per la neve.
Considerata l'entità del trauma, si è preferito far intervenire anche l'elicottero che ha verricellato sul posto il tecnico di elisoccorso e l'equipe medica.
L'infortunato, dopo essere stato stabilizzato e imbarellato, è stato trasportato con il quad fino a Mezzano, da lì il trasferimento in elicottero all'ospedale del capoluogo.
Infine, una scialpinista veneta del 2002 si è procurata una probabile frattura all'arto inferiore nei pressi del rifugio Paradiso, sotto il monte Cornetto (Folgaria) a una quota di circa 1.600 metri.
L'allarme è scattato intorno alle 13.50 e anche in questo caso si è levato in volo l'elicottero. L'infortunata è stata recuperata a bordo e trasferita all'ospedale Santa Chiara di Trento. Non è stato necessario l'intervento degli operatori della Stazione Altipiani.