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False vaccinazioni anti-Covid in cambio di soldi (VIDEO): i Nas fermano un medico e i suoi 5 complici. L’operazione in Veneto
Gli intermediari si presentavano direttamente con vere e proprie liste delle persone da vaccinare fittiziamente e con il denaro contante: in tutto sarebbero 285 i falsi Green pass rilasciati in cambio di circa 300 euro

VERONA. L’operazione è scattata nelle prime ore di questa mattina, 24 marzo, quando i carabinieri dei Nas di Padova hanno fermato un medico di medicina generale, accusato di aver simulato la somministrazione del vaccino anti-Covid-19 in cambio di denaro. Con lui sono state denunciate altre 5 persone che secondo l’accusa avrebbero fatto da intermediari, procurando di fatto “i clienti” che richiedevano la finta vaccinazione.
Gli arrestati dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di peculato, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, abusivo esercizio di una professione, epidemia colposa, falsità ideologica commessa da un pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa da un pubblico ufficiale in certificati, truffa aggravata.
In totale sarebbero 285 i casi di corruzione accertati a carico di altrettanti soggetti, che avrebbero pagato circa 300 euro per ottenere false certificazioni senza che di fatto venissero inoculati i vaccini.
Come spiegano i carabinieri il medico, all’interno del proprio studio, non avrebbe nemmeno finto l’inoculazione, limitandosi semplicemente a rilasciare la certificazione. Gli intermediari si presentavano direttamente con vere e proprie liste delle persone da vaccinare fittiziamente e con il denaro contante. Venivano inoltre rilasciate certificazioni attestanti l’esecuzione dei tamponi, che avvenivano in tempo reale su richiesta telefonica da parte di soggetti che dovevano imbarcarsi su aerei o traghetti anche per andare all’estero.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Verona, è stata avviata nel mese di agosto dello scorso anno, a seguito di accertamenti che evidenziavano come il medico, già a partire dal mese di aprile, riuscisse a vaccinare più persone rispetto alle dosi di vaccino a lui assegnate, oltre al fatto che un altissimo numero di vaccinati dallo stesso fossero residenti in città e regioni diverse dal capoluogo scaligero.
Fra i vari “clienti” dello studio medico al centro dell’indagine ci sarebbero appartenenti delle forze dell’ordine, militari, medici, infermieri, insegnanti, tutti appartenenti alle categorie soggette all’obbligo vaccinale. Oltre ai proventi illeciti, stimati in varie migliaia di euro, il professionista è indagato anche per l’ipotesi di reato di truffa in danno dello Stato per aver ricevuto rimborsi dal sistema sanitario per l’esecuzione di vaccinazioni mai avvenute.