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Femminicidio in Val di Fiemme, la discussione tra Viviana Micheluzzi e Mauro Moser prima degli spari. I corpi ritrovati dal figlio più piccolo
Sulla sfondo di questa tremenda tragedia i problemi che la coppia stava affrontando negli ultimi tempi che si erano riversati anche sull'attività economica che assieme portavano avanti. Ieri Mauro Moser avrebbe acquistato una pistola e si sarebbe poi portato nell'appezzamento dove la moglie stava lavorando. E' proprio in quel luogo che sarebbe nata una discussione finita con due colpi di pistola sparati da Moser contro la moglie prima di rivolgere la pistola contro sé stesso

CASTELLO DI FIEMME. Due colpi sparati contro la moglie e poi ha rivolto l'arma contro sé stesso. Sono stati trovati uno accanto all'altro Viviana Micheluzzi 50 anni uccisa da Mauro Moser 56 anni.
I due sono stati trovati dai figli vicino all'appezzamento di terreno di proprietà in cui venivano custodite delle arnie, in località Dos dei Cavai.
L'ennesimo, tremendo, femminicidio che ha distrutto una famiglia e che fatto piombare nel dolore un'intera comunità che dovrà ora trovare le forze per raccogliersi attorno ai tre figli della coppia.
IL RITROVAMENTO DEI CORPI
Dopo mezzogiorno due figli della coppia, Ivan e Niko, dopo aver chiesto al fratello maggiore se aveva visto i loro genitori, hanno deciso di dirigersi verso il maso di famiglia che si trova a pochi chilometri dalla loro abitazione.
Quando i due ragazzi sono arrivati sul posto, è quello più piccolo che si è accorto della madre e del padre riversi a terra privi di vita.
Poco dopo le 14.15 è stato lanciato l'allarme e sul posto si sono portati i soccorsi sanitari e i carabinieri. I due giovani in stato di choc sono stati immediatamente aiutati dai sanitari e poco dopo sono stati trasferiti in ospedale per dei controlli.
IL FEMMINICIDIO
Sono impegnati i carabinieri a delineare il quadro esatto di quello che è successo e cercare di venire a capoto della tragedia.
Quello che è certo sta nelle difficoltà che Viviana Micheluzzi e Mauro Moser stavano affrontando negli ultimi tempi. Problemi in famiglia finiti anche nell'attività lavorativa, l'azienda agricola che entrambi portavano avanti. Nessuno di chi li conosceva avrebbe mai pensato ad un epilogo del genere.
Dalle prime informazioni raccolte Mauro Moser ieri mattina avrebbe acquistato l'arma del delitto, una pistola Glock calibro 9 in un'armeria della bassa atesina.
Poco dopo avrebbe raggiunto l'appezzamento dove erano presenti le arnie e dove si trovava la moglie a lavorare. A poca distanza si sono trovate, infatti, le loro due auto anche se non è ancora chiaro se si fossero dati un appuntamento.
Qui, secondo le prime ricostruzione i due avrebbero avuto una discussione e si sarebbero spostati nel prato in una zona più ripida e dove si trovano le cisterne dell'acqua. Ed è proprio in prossimità di queste cisterne che sono stati trovati i corpi senza vita di Viviana Micheluzzi e Mauro Moser e vicino a quest'ultimo anche la pistola.
LA PROCURA APRE UN'INCHIESTA
Sulla terribile vicenda la Procura di Trento ha aperto un fascicolo che servirà per compiere gli accertamenti necessari a ricostruire la tragedia.
Oggi si deciderà se sottoporre i corpi all'esame autoptico. Per gli investigatori si tratterebbe di omicidio-suicidio
L'APICOLTRICE 'NOMADE' DEL LAGORAI
Viviana Micheluzzi e Mauro Moser erano i titolari di Dolci Sapori del Bosco. Un'attività, però, nata dalla passione per le api che era di Micheluzzi. Ed è proprio lei quella descritta come una persona energica e creativa, amante della natura.
Fin da piccola si era interessata alla vita di questi laboriosi insetti, una passione che l'aveva portata a Praga per studiare tecniche di allevamento e di selezione.
Successivamente l'apertura dell'esercizio imprenditoriale in Trentino e la 50enne era conosciuta per praticare il ''nomadismo'' negli alpeggi incontaminati della val di Fiemme.