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'Guerra dell'acqua', Zaia chiede aiuto a Roma contro Trento e Bolzano per bypassare l'Autonomia: "Serve gestione sovraregionale della crisi idrica''
Il Veneto chiede al Trentino Alto Adige di aumentare la portata del fiume Adige di 20 metri cubi al secondo per fare fronte alla siccità nelle campagne. Nelle scorso ore ha scritto una lettera al presidente Draghi e al capo della Protezione civile Curcio per "Valutare lo 'stato di emergenza' che possa definire le modalità di gestione sovraregionale della crisi idrica”

TRENTO. “Ho inviato una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi e al Capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, nella quale ho chiesto di valutare lo 'stato di emergenza' che possa definire le modalità di gestione sovraregionale della crisi idrica”.
Sono queste le parole utilizzate dal governatore del Veneto, Luza Zaia in un post su Facebook sulla “guerra dell'acqua” che si sta verificando tra il Veneto e il Trentino negli ultimi giorni. Una decisione, se avvallata da Roma, che andrebbe a bypassare l'autonomia del Trentino e dell'Alto Adige che a loro volta avrebbero poche chance di opporsi.
LA VICENDA
Il Veneto sta registrando, come le altre zone, un calo del livello dei fiumi a causa della siccità e questo si sta riversando in modo pesante sulla possibilità di irrigazione dei campi. E' stato chiesto al Trentino Alto Adige di aumentare la portata del fiume Adige. (QUI L'ARTICOLO)
L’apertura degli invasi idrici è stata chiesta in una riunione nella sede dell’Autorità di bacino. Il Trentino dovrebbe aumentare di 20 metri cubi al secondo l'immissione di acqua.
Ma le dighe in montagna sono quasi vuote. Nei bacini delle centrali idroelettriche attualmente le condizioni non sono certo delle migliori. “Da sei mesi non piove, per avere una nevicata abbondante dobbiamo andare indietro nel tempo e non ci sono riserve. In passato proprio in questo periodo iniziava il disgelo, quest'anno non c'è nulla da disgelare e i bacini non si riempiono. Avremo davanti anche un'estate non semplice da questo punto di vista, dobbiamo trovare i giusti equilibri tra una produzione di energia elettrica che dovrebbe essere garantita e che in parte è già compromessa ma servono anche risposte all'agricoltura” aveva spiegato a ilDolomiti l'assessore provinciale Mario Tonina.
Anche da Bolzano l'assessore all'ambiente della Provincia di Bolzano Giuliano Vettorato ha fatto capire che una mano si poteva dare ma che anche in Alto Adige "la siccità sta creando seri problemi". Da qui si può ben capire che l'apertura degli invasi del Trentino Alto Adige non è così scontata.
LA SCELTA DI ZAIA
A questo punto nelle scorse ore il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha inviato una lettera al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.
Nel documento il governatore sollecita un adeguato “sostegno economico per assicurare l'attuazione degli interventi urgentemente necessari per garantire la pubblica incolumità”, il ripristino dei danni subiti dal patrimonio sia pubblico sia privato e le normali condizioni di vita della popolazione.