Distrugge la macchina della ex compagna, pochi giorni dopo dà fuoco al suo portone di casa di notte: arrestato un 35enne
L'uomo è stato fermato dopo una serie di atti persecutori. La donna nei giorni precedenti all'incendio aveva denunciato l'ex compagno, che le avrebbe distrutto anche il quadro elettrico dell'abitazione. Così sono scattate le indagini dei carabinieri

PIEVE DI BONO. Ha dato fuoco nella notte alla porta di ingresso della ex compagna dopo una serie di atti persecutori. E' così che un 35enne italiano, residente nelle Valli Giudicarie, è stato arrestato dai carabinieri.
Proprio la scorsa settimana era cominciata l'attività investigativa da parte dei militari della Compagnia di Riva del Garda, conclusa rapidamente visti i comportamenti violenti dell’uomo, per cui è scattata nel pomeriggio del 17 marzo la misura della custodia cautelare.
Tutto ha inizio quando la donna aveva segnalato ai militari di Pieve di Bono Prezzo il suo timore a seguito dei danneggiamenti subiti nei giorni precedenti, quando le era stato distrutto prima il quadro elettrico di casa e nella stessa notte, a distanza di poco tempo, della propria macchina. Atti che in quel momento erano ancora ad opera di ignoti.
Nonostante la ritrosia iniziale della donna a denunciare l'ex compagno i carabinieri hanno poi successivamente iniziato le attività di indagine, spinti anche della necessità di prevenire episodi ancora più gravi.
E' cominciata così una complessa attività investigativa per individuare l’autore dei fatti e ricostruire la dinamica relazionale della coppia. Stando alle prime ricostruzioni i due si erano lasciati da poco.
La situazione è degenerata quando l'ex fidanzato della vittima ha dato fuoco, durante la notte fra il 16 e il 17 marzo, al portone di casa della donna. I carabinieri alla luce dell'accaduto, hanno acquisito le testimonianze dei vicini e poi si sono avvalsi dei sistemi di videosorveglianza presenti nel territorio, riconoscendo l'auto utilizzata dall'indagato.
Una volta avvisata la Procura di Trento ha richiesto immediatamente l’emissione di un'ordinanza di custodia cautelare all'Ufficio gip del Tribunale. Sono bastate poche ore perché i carabinieri ottenessero l'atto da notificare all’uomo, che è stato quindi tratto in arresto, accusato di reati di atti persecutori e danneggiamento aggravato continuato.
Il 35enne è stato trasferito nel carcere di Trento–Spini di Gardolo e nei prossimi giorni si terrà l’udienza di convalida.