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''Due multe a distanza di un'ora, 10 sanzioni per la stessa persona in un giorno, stessi sforamenti della velocità rilevati'', Altvelox attacca il rilevatore velocità sul Garda

L'associazione a tutela dei consumatori mostra multe che pur prese in giorni differenti riportano esattamente la stessa velocità rilevata e poi c'è chi come Francesco avrebbe ricevuto due multe a distanza di un'ora nella stessa direzione ''impossibile perché a quell'ora rientravo da Verona per recarmi a casa a Malcesine e la vedo difficile rientrare a casa due volte in mezz'ora''. Altvelox: ''Abbiamo le prove che scatta rivelazioni tecnicamente impossibili''

Di L.P. - 14 gennaio 2023 - 11:42

TORRI DEL BENACO. Centinaia di multe e cittadini infuriati per sanzioni che si accumulano una sull'altra (l'Arena qualche giorno fa dava notizia di persone che in poche ore ne ha ricevute addirittura dieci per un totale di migliaia di euro da pagare: ''Dieci multe in 24 ore. Se le pago la mia famiglia non mangia'' era il titolo dell'articolo). Sulla questione interviene adesso anche l'associazione Altvelox che si occupa di tutelare i consumatori proprio nei confronti di autovelox e sistemi di rivelazione della velocità apparentemente poco ''trasparenti'' e che spiega: ''Abbiamo le prove che scatta rivelazioni tecnicamente impossibili. I nostri tecnici hanno rilevato come molti utenti si sono visti contestare sanzioni con velocità precise al centimetro in giorni ed ore diverse e questo è tecnicamente impossibile per la legge spazio/tempo''. 

 

L'associazione spiega che a loro si sarebbero rivolte varie persone del posto e queste sono le testimonianze riportate: ''Il Signor Francesco ci scrive: 'Mi hanno contestato due multe a distanza di un'ora e nella stessa direzione con la medesima velocità. Impossibile perché a quell'ora rientravo da Verona per recarmi a casa a Malcesine, vedo difficile rientrare a casa due volte in mezzora'. Per la signora Laura invece le sanzioni con velocità poco sopra il limite sempre uguali, in giorni diversi ed ore diverse sono ben 4 e anche lei ci conferma che non si era accorta delle rilevazioni automatiche in corso. Anche il signor Paolo, pendolare che si è visto recapitare 10 sanzioni e ne aspetta altrettante, da una nostra verifica ha superato il limite sempre per pochissimi chilometri orari ed in altrettanti 4 casi in giorni ed ore differenti ma con medesima velocità. Potremmo continuare perché casi analoghi a noi segnalati aumentano ogni ora''.

 

L'associazione, allora, spiega di essere ''in attesa di ricevere dal sindaco di Torri del Benaco tutta la documentazione tecnica richiesta, sia riferita all'autovelox, sia riferita alla messa in sicurezza della strada (per quanto di competenza comunale ovviamente). Inoltre - prosegue Altvelox - siamo curiosi di sapere come il signor sindaco, prima di utilizzare cosi massicciamente l'autovelox, si sia attivato con la Polizia Locale per "educare l'utente" per prevenire le violazioni come prevede il codice della strada e attuando cosi una reale e concreta prevenzione degli incidenti''.

 

L'ente di tutela consumatori cita allora le perizie tecniche compiute da Giorgio Marcon, noto consulente tecnico investigativo, il quale più volte avrebbe certificato gli errori compiuti da autovelox e rivelatori di velocità. ''In una perizia giudiziale delegata dal Tribunale di Treviso al Dr. Marcon, è emerso che uno strumento di rilevazione, attraverso la gestione del software, modificava gli errori: fino al 31simo errore lo trasformava in positivo (cioè, l'errore "spariva") solamente il 32esimo errore veniva considerato errore. Tutto questo - conclude Altvelox - per dire che attraverso la gestione del software si può essere colpevoli senza colpa o innocenti con colpa. Progettando quotidianamente sistemi per la sicurezza attiva in prevenzione, il professionista che collabora anche con molti Tribunali Italiani, conosce bene e si scontra continuamente con questi problemi tecnici e attraverso a degli algoritmi procede ad eliminare questi errori, utili per la prevenzione e non per la repressione "facendo cassa" a danno dell'ignaro utente''.

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