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Hub intermodale all’ex Sit, aggiudicato l'appalto a Mak Costruzioni (in ballo anche per l'ospedale di Cavalese) e Cooperativa Lagorai

L'Associazione temporanea di imprese ha ottenuto l'affidamento della progettazione definitiva, esecutiva e della realizzazione dei lavori, aggiudicandosi la gara europea. La stipula del contratto è prevista entro il mese di luglio come richiesto dal Pnrr

Di Francesca Cristoforetti - 29 marzo 2023 - 11:47

TRENTO. L'Hub di interscambio della mobilità all'ex Sit  è stato aggiudicato alla Mak Costruzioni srl di Lavis e da Cooperativa Lagorai di Borgo Valsugana. A guidare il progetto e la realizzazione è proprio la ditta protagonista del nuovo progetto sulla costruzione del nuovo ospedale di Cavalese (che ha scatenato non poche polemiche).

 

L'Associazione temporanea di imprese, costituita da Mak-Lagorai, ha ottenuto l'affidamento della progettazione definitiva, esecutiva e della realizzazione dei lavori (è il cosiddetto appalto integrato) del nuovo hub, aggiudicandosi la gara europea, con un ribasso del 13%.

 

Al momento temporanea, l'aggiudicazione diventerà definitiva solo al termine della fase di verifica per il controllo di eventuali anomalie, come da prassi. La stipula del contratto è prevista entro il mese di luglio come richiesto dal Pnrr. Il criterio utilizzato per l’appalto è stato quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.

 

Due sono state le offerte presentate in gara: oltre a quella della Mak-Lagorai anche quella dell’Ati costituita dalla bresciana Pavoni spa (capogruppo) e dalle società venete Bonotto srl e Lorenzin srl.

 

La ditta Mak è diventata nota alle cronache negli ultimi tempi proprio per il progetto sul nuovo ospedale di Fiemme, Fassa e Cembra, per cui la Giunta provinciale aveva deliberato l'interesse pubblico per la proposta di Partenariato Pubblico Privato (cosa per cui lo stesso presidente Maurizio Fugatti aveva dovuto rendere conto).

 

Nel progetto del nuovo hub, finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per un importo di 20 milioni di euro su un costo complessivo di 22 milioni e 730 mila euro, sono state inserite nuove funzioni quali parcheggio auto pubblico ad auto pertinenziale per circa 150 posti al piano interrato e nuova stazione delle autocorriere al piano terra.

 

 La copertura dell'edificio, aperta e accessibile al pubblico, ospiterà un grande giardino-parco sospeso di circa 5 mila metri quadrati che si caratterizza per alcune soluzioni marcatamente orientate alla transizione ecologica, quali l’area dedicata alla biodiversità vegetale e lo spazio aperto pavimentato progettato per accogliere e convogliare a riutilizzo le acque piovane.

 

Questo intervento di rigenerazione urbana ispirato ai principi della transizione ecologica costituisce il primo lotto del potenziamento dell’attuale centro intermodale della città di Trento imperniato intorno alle attuali stazioni dei treni, delle autocorriere ed alla futura partenza della funivia per Sardagna ed il Monte Bondone. Al tempo stesso, questo è il primo tassello di un più ambizioso progetto di rigenerazione di nuovi spazi urbani attraverso il recupero ambientale e l’avvicinamento della città al suo fiume.

 

"L'area dell’ex gasometro sit in Lungadige Monte Grappa - spiega l'amministrazione - è stata sede di attività industriali per la produzione di gas per la rete cittadina per circa 100 anni, dal 1860 al 1968. Una volta cessata la produzione di gas e smantellati gli impianti produttivi sopra suolo, l'area è stata rilevata dall’Amministrazione Comunale di Trento che, tra l’inverno del 2021 e la primavera del 2022, ha iniziato la bonifica dei terreni con la rimozione delle vasche interrate".

 

Il progetto finanziato dal Pnrr prevede anche tutte le opere necessarie alla completa bonifica del terreno propedeutiche alla modifica dall’attuale destinazione d’uso e alla realizzazione dell’opera.

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