Rilevatore di velocità di Pai e multe (anche alla deputata Ambrosi), Altvelox al sindaco: "La sicurezza stradale? E' demagogia. Si legittima il 'furto' di milioni di euro"
Nel dibattito tra la deputata Ambrosi e il primo cittadino Stefano Nicotra si inserisce anbche l'associazione Migliore tutela: "Il sindaco difende il suo autovelox in nome della sicurezza stradale che egli non conosce visto che non ha neppure redatto l'obbligatorio Piano urbano del traffico. Un danno per la collettività, facendoci credere pubblicamente che sia lecito farlo, ma i dati e la legge stessa li smentiscono"

TORRI DEL BENACO. L'autovelox di Pai continua a far discutere. A inserirsi nel dibattito tra la deputata trentina di Fratelli d'Italia, Alessia Ambrosi e il sindaco di Torri del Benaco, Stefano Nicotra, anche l'associazione Altvelox, associazione che da anni si batte contro i rilevatori di velocità.
"Il sindaco difende il suo autovelox in nome della sicurezza stradale - dichiara l'associazione Migliore tutela/ Altvelox - quella sicurezza che egli non conosce visto che non ha neppure redatto l'obbligatorio Piano urbano del traffico".
Proprio ieri, il primo cittadino aveva risposto alla parlamentare in un'intervista a il Dolomiti: "La deputata ritiene che quel tratto non sia sufficientemente pericoloso, ma chi è lei per stabilirlo? In quel tratto è stato posizionato proprio perché ci sono 4 passaggi pedonali in circa 200 metri, dove ci sono diverse attività commerciali. Sta usando la sua carica pubblica per un interesse privato. Legalità e sicurezza non possono essere messi in discussione, io non farò mai un passo indietro su questo".
Ed è a questo che arriva la replica di Altvelox. "Che la SR 249 Gardesana sia una strada pericolosa riteniamo che mai nessuno abbia potuto sostenere il contrario, men che meno noi. Questo però non giustifica che possa essere installato un autovelox violando leggi e regolamenti con l'alibi della sicurezza stradale".
Una questione fondamentale quindi, quella della sicurezza in strada, che "non deve essere motivo di demagogia - aggiunge l'associazione - al solo fine chiaro ed inequivocabile oramai di 'fare cassa' magari per avere le risorse economiche per perseguire diversi scopi ludici o turistici. In primo luogo, se un sindaco chiede al prefetto di installare un autovelox fisso che opera in automatico 24 ore su 24, deve giustificarlo con un tasso di incidentalità superiore alla media nazionale e non asserendo che vi sono numerosi passaggi pedonali".
Il sindaco viene accusato invece di aver autorizzato nelle imminenti adiacenze all'autovelox "delle strutture fronte lago per la somministrazione di cibi e bevande (plateatici) che nei periodi estivi obbligano i camerieri ad attraversare in continuazione la strada, ovviamente creando in questo modo, un estremo pericolo per se stessi e un pesante disagio per il traffico che rallenta non facendo mancare gli ovvi tamponamenti".
Il rilevatore di velocità infatti ha risparmiato ben pochi automobilisti. Oltre alla deputata Ambrosi, che avrebbe ricevuto "ben sette verbali, di cui 4 per aver raggiunto una velocità di 90 all’ora su una strada con il limite fissato a 50 chilometri orari", spiegava Nicotra, anche lo stesso sindaco è stato 'pizzicato' ben 9 volte.
"Il Velox ha cosi sanzionato a raffica illegalmente per oltre 174 giorni - sostiene Altvelox - facendo incassare al sindaco Nicotra milioni e milioni di euro, cifra che conosceremo molto presto. Il prefetto Cafagna e il primo cittadino cercano invece di legittimare 'il furto' di milioni di euro a danno della collettività, facendoci credere pubblicamente che sia lecito farlo, ma i dati e la legge stessa li smentiscono".
L'associazione continuerà nel suo percorso "fino a quando la Procura non deciderà di aprire il fascicolo - conclude - e non farà le dovute e doverose indagini per valutare tutti i numerosi reati che abbiamo segnalato con l'esposto depositato oltre due mesi fa".