Autovelox e le multe ad Ambrosi, il sindaco: "Le hanno tolto 12 punti dalla patente, il suo è un interesse privato. Se non vincesse il ricorso pensi alle dimissioni"

TORRI DEL BENACO. Prosegue la polemica tra il sindaco di Torri del Benaco, Stefano Nicotra, e la deputata di Fratelli d'Italia, Alessia Ambrosi sulla questione del 'famigerato' autovelox a Pai. Questa volta a prendere parola è il primo cittadino che si era definito "pirla" per aver preso 9 multe in quel tratto di strada.

"Ho preso 9 multe per aver superato i 70 chilometri orari, arrivando circa ai 76 - spiega il sindaco intervistato da il Dolomiti -. Ho usato la parola 'pirla' perché me la posso prendere solo con me stesso per non essere andato più piano in macchina. Non vado sicuramente a fare interrogazioni in Parlamento, come sta facendo la deputata a cui tra l'altro sono stati tolti 12 punti dalla patente (3 punti per 4 verbali)".

L'autovelox posizionato a Torri del Benaco sembra aver risparmiato pochi automobilisti, visto il numero molto elevato di multe collezionate dalla sua installazione avvenuta ad agosto scorso. Tra i conducenti sanzionati per eccesso di velocità beccata, oltre al sindaco, la deputata Ambrosi, che ha ricevuto "ben sette verbali, di cui 4 per aver raggiunto una velocità di 90 all’ora su una strada con il limite fissato a 50 chilometri orari", dichiara Nicotra.

E' così che Ambrosi ha deciso di depositare un'interrogazione alla Camera su questo specifico autovelox. Ma la stessa aveva commentato la vicenda accusando il primo cittadino della località sul Garda.

"'Il sindaco di Torri del Benaco - aveva sostenuto la parlamentare - oltre a diffondere dati personali riservati della sottoscritta, sulla annosa vicenda del famigerato autovelox di Pai (14 mila multe in 75 giorni e contestato dagli stessi sindaci della zona) sulla cui regolarità e visibilità in tante e in tanti abbiamo forti dubbi e abbiamo fatto ricorso come nostro diritto, ammette di aver preso più multe di me, autodefinendosi un pirla, affermazione che per la verità non mi sentirei assolutamente di contestare".

Di qui la risposta di Nicotra. "Non capisco perché solo la macchinetta di Pai e non tutti gli altri - sostiene -. La deputata ritiene che quel tratto non sia sufficientemente pericoloso, ma chi è lei per stabilirlo? In quel tratto è stato posizionato proprio perché ci sono 4 passaggi pedonali in circa 200 metri, dove ci sono diverse attività commerciali. Sta usando la sua carica pubblica per un interesse privato. Legalità e sicurezza non possono essere messi in discussione, io non farò mai un passo indietro su questo".

La parlamentare di FdI ha proseguito la sua azione con un ricorso. "Se Ambrosi non dovesse vincere il ricorso dovrebbe pensare alle dimissioni, visto che rappresenta lo Stato italiano - conclude il primo cittadino -. Ricorsi fino ad ora tra cittadini e associazioni ne abbiamo avuti una 40ina. Una 'macchina mangiasoldi'? Viviamo del turismo del nostro bellissimo lago, non di questo. Ricordo che questo autovelox nasce su richiesta dei cittadini per avere maggiore sicurezza".