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Al via il 'concorsone' per i 57 posti da funzionario provinciale. Si sono presentati in 1.680, arrivano da tutta Italia
Questo è il giorno della preselezione, poi ci saranno altri scritti e la prova orale. In palio un contratto di 24 mesi e la speranza del posto fisso. "Io no, non ho studiato niente - ammette però un candidato - lavorando 40 ore a settimana è impossibile prepararsi bene".

TRENTO. Sono in 1.680 e tutti ambiscono al posto fisso. In provincia, ovviamente. I posti disponibili per la qualifica di funzionario sono soltanto 57, divisi per ambiti: amministrativo, politiche sociali, urbanistico, economico-finanziario, informatico-statistico, tecnico-civile. Il bando richiede un'età massima di 32 anni.
Ecco i milleseicentottanta giovani che con largo anticipo sull'orario di inizio, le 14.30, assiepavano il cortile del liceo scientifico Da Vinci. Agitati, sudati, qualcuno venuto da lontano vestito un po' pesante. "Vado a Trento a fare il concorso, mamma", "Copriti che sarà freddo, piccolo".
Così si spiega il cardigan di lanetta tenuto sotto un braccio e la giacca sotto un altro. Perché al concorso arrivano un po' da tutta Italia. Tanti i trentini ma se si scorrono i nomi degli iscritti e si ascoltano gli accenti, sul piazzale del liceo Da Vinci è rappresentata tutto il Bel Paese.
"Io lavoro già in uno studio di architetti, ho un contratto fisso - spiega un ragazzo veneto - ma il posto pubblico è meglio, se passo è come se avessi vinto la lotteria". E aggiunge: "Voi siete fortunati, i concorsi, nel resto d'Italia, l'ente pubblico non li fa più da un pezzo".
Questo è il giorno della preselezione, la prova psico-attitudinale e di cultura generale comune a tutti gli ambiti e una prova specifica per ogni indirizzo. E per quest'ultima parte molti hanno rispolverato i libri dell'università, hanno ripassato le loro conoscenze. "Io no, non ho studiato niente - ammette però un trentino - lavorando 40 ore a settimana è impossibile".
Scremata una parte di candidati con questo primo scoglio, ci saranno le prove scritte e orali. E 57 di questi giovani saranno assunti per 24 mesi, poi il loro contratto - se il tirocinio sarà stato soddisfacente - passerà a tempo indeterminato.
"Io ci provo - dice una ragazza - ma non ci spero tanto. Io non sono trentina, e vedrai che tutte le domande saranno sull'ordinamento della vostra Provincia autonoma, su questo non so niente". Un suo collega è molto più sicuro, ma non solo perché lui è trentino doc: "L'esame lo faccio nell'aula in cui ho fatto il liceo, la stessa di quando frequentavo questo istituto. Se non mi porta fortuna mi incazzo".
Sergio Bettotti, presidente della commissione esaminatrice e dirigente generale del Dipartimento Cultura, entra nelle aule per portare i saluti ai candidati. "Sono 1.680 gli iscritti, e mi sa che sono venuti proprio tutti. Questo è il primo step, poi ci saranno le altre prove".