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Le tante vite di Alpha, dalla laurea al barcone nel Mediterraneo, oggi è volontario della Croce Rossa e insegna informatica ai suoi compagni profughi
La storia raccontata da Cinformi. Alpha Condè, 31 anni, giovane richiedente asilo, ha già vissuto in Trentino diverse esperienze

TRENTO. Scappato dalla Guinea a Trento ha riscoperto una vera e propria vita. Il protagonista è Alpha Condè, 31 anni, giovane richiedente asilo che è arrivato a Trento circa un anno fa e che in soli 12 mesi è riuscito a fare moltissime esperienze nel mondo del volontariato in attesa di presentarsi davanti alla Commissione che dovrà valutare la sua domanda di protezione internazionale. A raccontare la sua storia è Cinformi.
Alpha dopo la laurea in economia e finanza, ha lavorato come commercialista presso un’azienda di trasporti; poi è stato responsabile del marketing per una società di comunicazioni e infine responsabile della logistica presso una società coreana che si occupava di pesca. La mamma era casalinga e il papà docente di matematica all’Università della capitale della Guinea, Conakry. Alpha è dovuto scappare dalla Guinea per mettere in salvo la propria vita, a rischio a causa di un conflitto etnico nel quale aveva perso i genitori e il suo unico fratello di sedici anni.
La prima tappa del suo viaggi è stata il Mali e poi la Libia dove ha conosciuto ancora, questa volta sulla propria pelle, la violenza. È stato venduto a una persona possidente per la quale doveva lavorare; poi, per diversi giorni, ha conosciuto le carceri libiche.
Dopo la Libia, il “viaggio della speranza” e l'angoscia di trovarsi in balia delle acque del Mediterraneo su un barcone o, meglio, una “carretta del mare”. Infine una volta sbarcato sulle coste italiane, lo ha assalito il timore di trovarsi in un mondo a lui sconosciuto. Arrivato a Trento nell'ottobre 2016, gli sono serviti pochi giorni per riconquistare fiducia nelle persone e capire che, finalmente, si trovava al sicuro.
Per lui dal Trentino è iniziata una nuova strada che ha iniziato a percorrere con i corsi di percussioni africane organizzati dall’associazione La Savana onlus. A una festa ha conosciuto il “Coro Bella Ciao” di Trento, che col tempo lo ha “adottato”. Per quattro mesi ha frequentato le prove prima di salire sul palco assieme ai membri del coro e partecipare a varie iniziative.
Con il passare del tempo ha imparato meglio la lingua italiana e ha cominciato a conoscere questo Paese. E' diventato uno dei giocatori della squadra di richiedenti asilo di Aquila Basket creata nell’ambito del progetto “Basketball: a world in a word”. Si è dato molto da fare anche per acquisire delle competenze sul piano lavorativo in Trentino, partecipando a varie iniziative di volontariato. Nella primavera di quest’anno (2017), curriculum in tasca, ha bussato alle porte di varie aziende del territorio. La sua determinazione è stata notata dal Banco Alimentare, per il quale ha svolto del volontariato assieme ad altre persone; poi il corso formativo di un mese presso la Croce Rossa di Pergine Valsugana, diventando volontario CRI.

Oggi Alpha frequenta fra l'altro i corsi di italiano e per cinque ore al giorno è volontario presso la cooperativa “La Ruota” come assistente a bordo di un mezzo che trasposta persone disabili. Sarà proprio lui che gigerà nelle scuole trentine per raccontare l’Africa e la sua storia. Il suo aiuto, però, non si ferma a questo. Alla residenza Fersina, dove è accolto, insegna nozioni di informatica ad altri giovani richiedenti protezione internazionale.

Guardando al futuro e in particolare ai progetti di lavoro, Alpha per ora mette da parte ogni ambizione e particolare desiderio, convinto che ogni lavoro, in questa fase, vada più che bene.