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Pronta l'ordinanza per rimuovere l'orso che ha aggredito Angelo Metlicovec
Sono stati raccolti dei campioni di pelo che dovrebbero portare nei prossimi giorni all'identificazione dell'esemplare. Attivata da stamane anche un nuova squadra di emergenza per prevenire i rischi nella zona dove è avvenuta l'aggressione

TRENTO. E' in arrivo un'ordinanza contingibile ed urgente del presidente Ugo Rossi che consentirà la rimozione dell'esemplare di orso che ieri sera ha aggredito Angelo Metlicovec lungo il sentiero 627, in località Predera, che collega il secondo lago di Lamar con la zona di Terlago.
Questo il principale strumento che ha attualmente a disposizione la Provincia di Trento in attesa che il Governo si faccia carico dell'approvazione della norma di attuazione depositata dalla Pat da più di un anno, “unica strada – ha già spiegato l'assessore provinciale Dallapiccola - che può consentirci di rimuovere gli esemplari pericolosi”.
Questa mattina per fare il punto sulla situazione e per adottare i primi provvedimenti è stato convocato un vertice in Provincia presieduto dall'assessore Michele Dallapiccola che si è messo in contatto con il figlio dell'uomo ferito ieri sera dall'orso per accertarsi sull'evolversi delle sue condizioni di salute. Metlicovez dopo l'aggressione è stato trasportato in elisoccorso all'ospedale Santa Chiara con ferite agli arti inferiori e superiori ed è stato operato in mattinata e trasferito poi al reparto di ortopedia.
Al vertice di questa mattina erano presenti il responsabile del Dipartimento territorio, agricoltura, ambiente e foreste Romano Masè e del Servizio foreste e fauna Maurizio Zanin e il responsabile del settore Grandi carnivori del Servizio Claudio Groff.
Per quanto riguarda l'intensificazione dei controlli e delle azioni di prevenzione del rischio nella zona interessata, da stamani è attiva una squadra di emergenza composta di quattro persone e di due cani, e sono stati posizionati agenti, alle dipendenze del Comando di Vezzano, nei quattro punti di accesso principali alla zona con il compito di informare le persone che eventualmente dovessero transitarvi.
Ieri sera, poco dopo l'aggressione, sono stati raccolti dei campioni di pelo che dovrebbero portare nei prossimi giorni all'identificazione dell'esemplare.
Tutto ciò si somma alle misure già adottate a partire dalla fine della stagione del letargo, comprendenti la diffusione di nuovo materiale informativo con le mappe sulle zone dove è frequente la presenza dell'orso, sull'atteggiamento più prudente da tenersi per evitare il contatto e sulle norme comportamentali da seguire in caso di incontro accidentale. L'area in questione presenta un'alta densità di orsi: in particolare sono presenti anche delle femmine riproduttive, alcune con cuccioli.