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Recupero e riqualificazione energetica, dalla Provincia altri 4,5 milioni di euro
Tra le novità del nuovo bando anche la decisione di estendere la tipologia delle unità immobiliari destinatarie degli interventi sia i soggetti che possono presentare la domanda di contributo

TRENTO. Incentivare il risparmio energetico ma anche sostenere le attività economiche legate all'edilizia. Questa l'intenzione portata avanti dalla Provincia Autonoma di Trento che, su proposta dell'assessore provinciale alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa Carlo Daldoss, ha deciso di destinare altri 5 milioni e 400 mila euro, in dieci anni dall’esercizio finanziario 2019 al 2028, per coprire gli oneri degli interessi derivanti dall’anticipazione delle detrazioni d’imposta, previste dalle disposizioni statali, per le spese relative agli interventi di recupero edilizio e di riqualificazione energetica.
L'iniziativa era stata proposta nel 2016 ed aveva riscosso un forte successo. Ora la decisione di proseguire. I soldi stanziati si aggiungono ai 4.700.000 euro già prenotati a bilancio. Il bando 2017 prevede che le domande di contributo possono essere presentate fino al 30 novembre.
“C’è stata una risposta positiva a questa opportunità – ha sottolineato l’assessore Daldoss – che è stata introdotta sia per incentivare il risparmio energetico che per sostenere le attività economiche legate all'edilizia. Per questo abbiamo pensato di incrementare l’impegno finanziario per darle attuazione, anche a voler sottolineare quanto questo intervento sia coerente con le ultime scelte urbanistiche che vanno nella direzione di recuperare l’esistente invece che costruire il nuovo occupando ancora preziose porzioni di territorio”.
Le risorse inizialmente stanziate hanno permesso di ammettere a contributo 659 domande ritenute ammissibili, presentate dall’apertura del bando il 18 aprile 2017 fino al 17 agosto scorso. Con le risorse aggiuntive si vogliono finanziare le domande presentate dal 18 agosto fino alla scadenza del bando.
Le novità del bando 2017
Si è deciso di estendere sia la tipologia delle unità immobiliari destinatarie degli interventi, sia i soggetti che possono presentare la domanda di contributo. In particolare, con riferimento alle categorie catastali, si è estesa l’ammissibilità anche agli interventi di recupero e/o di riqualificazione energetica di unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/2 e C/6 per la trasformazione di questi fabbricati ad unità immobiliari ad uso abitativo. Inoltre si è estesa al coniuge e/o convivente, non proprietario, la possibilità di presentare la domanda congiuntamente al proprietario dell’unità immobiliare.
Un esempio pratico
Una persona che prevede di sostenere una spesa di ristrutturazione pari a 100.000 euro beneficia di una detrazione d'imposta teorica statale pari a 48.000 euro (il massimo previsto in caso di ristrutturazione) mediante dieci rate annue di 4.800 euro da inserire nella propria dichiarazione dei redditi. Qualora questa persona abbia accesso al contributo provinciale in oggetto, potrebbe recarsi presso una banca convenzionata e stipulare un contratto di mutuo della durata di dieci anni per l'importo di 48.000 euro (anticipando quindi in termini di liquidità la detrazione d'imposta statale di cui beneficerà nei successivi 10 anni).
La persona dovrà poi rimborsare annualmente alla banca una rata del mutuo composta dalla quota capitale più la quota interessi. La Provincia rimborserà direttamente alla persona la totalità degli interessi pagati alla banca mediante 10 rate annuali di pari importo. Per effetto delle modalità di calcolo del contributo nei primi anni la persona riceverà un contributo leggermente inferiore rispetto a quanto pagato alla banca per la quota interessi ma negli ultimi anni riceverà un contributo leggermente superiore in modo tale che alla fine dei dieci anni il contributo totale corrisponderà agli interessi complessivamente pagati