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Latte Trento, anno da record e remunerazioni al top, valore della produzione da 49 milioni di euro
Il nuovo caseificio di Trento quasi pronto. Il valore della produzione registra 3,5 in più rispetto all’anno precedente. Carlo Graziadei: "E' un momento storico, il futuro è tranquillo e sicuro"

TRENTO. Un'annata da record per Latte Trento. "Questo è un momento storico - dice Carlo Graziadei, presidente della cooperativa - che ci proietta lontano verso una maggiore tranquillità e sicurezza: la base sociale è coesa, le strutture organizzative, commerciali e produttive in ottime condizioni e la situazione finanziaria è positiva".
Il bilancio, approvato all'unanimità dai soci, è il migliore di sempre. I prezzi del latte e della panna sono triplicati rispetto al 2016, anche se i primi mesi del 2018 non confermano questo trend positivo. Oltre alle condizioni di mercato, migliorano costantemente anche gli indici di qualità del latte, che hanno contribuito a portare le remunerazioni ai soci a 0,58 euro al litro in media, con punte di 0,64 euro.
Il caseificio di Spini è ormai quasi ultimato, mancano solo pochi dettagli. Tra questi, l’apertura nei prossimi mesi di un nuovo grande spaccio con i prodotti della cooperativa e del territorio, con annesso bar bianco. Il prossimo passo è la ristrutturazione del caseificio rendenese.
"Con questa nuova struttura - spiega il presidente - si sta costruendo la 'casa comune' che rinsalda i rapporti e garantisce la certezza di consegnare una azienda in grande salute e in grado di affrontare i prossimi anni in ottime condizioni tecnologiche e organizzative".
Sguardo quindi alla grande distribuzione. "Sembrano ormai rientrate le preoccupazioni sul Sait - afferma Graziadei - che non ha più inserito molte referenze, anche se ha mantenute altri prodotti sul latte, che si sono tradotti in buoni numeri, mentre sono diminuite sul formaggio".
Ottimo anche l'andamento di Trevilatte, la società che lavora oltre il 68% del latte conferito. "Questa società si conferma un punto di forza eccezionale – dice Paoli – in quanto ha aumentato ancora i volumi superando i 55 milioni di litri lavorati per noi". A questo si aggiunge la buona sinergia con Latterie Vicentine per una produzione di Asiago di 5.500 forme di formaggio.
Il caseificio di Giustino ha prodotto 13.362 forme di Trentingrana (146 bio) e 3.533 forme di Spressa Giudicarie dop. Complessivamente sono stati lavorati 7.315.622 litri di latte. A Fiavé sono stati lavorati 3.264.430 litri (fino a agosto), mentre a Trento sono stati lavorati 2.376.134 litri e le prime prove di produzione sono iniziate a luglio.
"In realtà - afferma il direttore Sergio Paoli – il trend positivo parte da molto lontano. Le scelte di integrazione industriale e produttiva dal punto di vista tecnico e economico hanno pagato".
Il totale dei ricavi ha raggiunto il valore di 45.397.000 euro, che sommato al fatturato di Trevilatte porta a oltre 53 milioni di euro il fatturato aggregato. Il valore della produzione ammonta a 49.035.237, 3,5 milioni in più dell’anno precedente, a produzione di latte sostanzialmente invariata. L’utile netto è di 111.260 euro.
"Abbiamo concluso un percorso molto lungo, difficile e faticoso - conclude Paoli - adesso si tratta di gestire con oculatezza tutte le attività che però sono concentrate utilizzando mezzi nuovi e moderni".
L’assemblea ha anche rinnovato un terzo del consiglio di amministrazione, tra cui il presidente e l’intero collegio sindacale.
Tutti eletti all’unanimità i consiglieri e i sindaci. Confermato in consiglio il presidente uscente Carlo Graziadei in rappresentanza della Valle dei Laghi, Ottavio Ropelato e Fausto Tomaselli della Bassa Valsugana, Roberto Simonetti della Vallagarina ed Elia Valentidella Val del Chiese e Ledro. Per l’Alta Valsuygana nuovo ingresso di Mattia Sighel al posto di Maurizio Helvegher. Il presidente sarà nominato dal consiglio nei prossimi giorni.
Per il collegio sindacale confermato il presidente Marco Ghelli, sindaci effettivi sono Michele Stefani e Marco Polla (nuovo), supplenti Alberto Mion e Marcello Moser.