
Succo concentrato di mela con acqua e zucchero falsamente [...]

Mediocredito dà il benvenuto al nuovo responsabile della [...]

Coronavirus, dai prodotti freschi in scadenza alle [...]

Crisi del turismo, gli albergatori si affidano alla [...]

Nell'anno del coronavirus Felicetti ha registrato un +20% [...]

Coronavirus, aziende agricole in difficoltà per le [...]

Fallimenti in calo, ma la Camera di Commercio non è [...]

"Amici di Cortina", arriva la card per gli sconti. [...]

Coronavirus, l'avvio dello sci slitta almeno fino a dopo [...]

Coronavirus, il grido d’allarme dei locali: “Il [...]
Coronavirus, la crisi taglierà anche le spese per i saldi invernali. Federmoda Trentino: ''Fatturati decurtati e le forti nevicate non hanno aiutato''
Per i negozi, mai come quest'anno, i saldi servono per incassare la liquidità necessaria per pagare tasse, dipendenti, fornitori e affitti ma anche per far fronte agli investimenti necessari agli ordinativi delle nuove collezioni

TRENTO. Saldi invernali all'insegna del Covid19 e di tutte le restrizioni che ne conseguono.
Secondo la stima dell’Ufficio studi di Confcommercio è di 4 miliardi di euro il valore dei saldi invernali contro i 5 dell’anno scorso; oltre 15 milioni sono le famiglie che acquistano in periodo di saldi e 111 euro è la spesa media pro capite.
Sono numeri al ribasso rispetto al passato a causa dei provvedimenti anti-covid adottati dal Governo che stanno mettendo a dura prova l’intera filiera della moda.
"L’avvio a singhiozzo delle aperture - spiega il presidente di Federmoda Trentino Giovanni Gravante - oltre alle abbondanti nevicate di questi giorni non ha aiutato i negozi che si sono visti decurtare i fatturati. Come nelle abitudini della filiera della moda, tutto è pronto per cercare di ripartire in questo nuovo anno, che si spera possa risorgere, anche con l’aiuto dei vaccini, per un ritorno alla normalità".
Per i negozi, mai come quest'anno, i saldi servono per incassare la liquidità necessaria per pagare tasse, dipendenti, fornitori, affitti, costi fissi e utenze, ma anche per far fronte agli investimenti necessari agli ordinativi delle nuove collezioni.