
Approvato il bilancio 2022 di Itas: “Raccolta premi a [...]

La “Meccatronica Valley” sulle pagine di Forbes: dal [...]

A22 gratuita fra i caselli di Bolzano, da aprile al via [...]

Azimut punta sulle 'miniere di Bitcoin' alimentate dalle [...]

Scarpe e abbigliamento sportivo, sbarca a Trento Uyn, lo [...]
Dal Trentino alle piste di tutta Italia, Brevo la moto [...]

Artigianato in crisi e mestieri tradizionali a rischio [...]

''Convinti dalla comunità con la raccolta di 800 [...]

Rovereto sempre più in difficoltà, raffica di chiusure [...]

Comuni trentini, per i dipendenti stipendi al palo. [...]
Gli abitanti del Trentino Alto Adige tra i più generosi con il fisco. Ecco i dati della Cgia di Mestre
La regione che svetta nella graduatoria dei più “generosi” d’Italia è la Lombardia dove ogni residente ha mediamente corrisposto al fisco 11.898 euro

TRENTO. Gli abitanti del Trentino Alto Adige si collocano al secondo posto nella classifica tra i più "generosi" con il sistema tributario italiano. Al primo posto ci sono i lombardi i più “generosi” d’Italia con il fisco .
I dati sono stati elaborati dall'Ufficio studi della CGIA che ha messo a confronto il gettito di imposte, tasse e tributi versati allo Stato, alle Regioni e agli Enti locali dai lavoratori dipendenti, dagli autonomi, dai pensionati e dalle imprese residenti nel nostro Paese.
La regione che svetta nella graduatoria dei più “generosi” d’Italia, come già detto, è la Lombardia dove nel 2015 ogni residente di questo territorio ha mediamente corrisposto al fisco 11.898 euro.
A poche centinaia di euro troviamo però il Trentino Alto Adige dove il gettito medio degli abitanti è di 11.029 euro. A seguire, la terzo posto, ci sono gli emiliano-romagnoli, con 10.810 euro.
Appena fuori dal podio, invece, si posizionano i laziali (con un versamento medio di 10.452 euro) e i liguri (con 10.121 euro).

Le Regioni, infine, dove il fisco è meno pesante sono quelle meridionali e anche in questo caso a confermarlo sono i dati: nel 2015 in Campania il gettito pro-capite medio è stato pari a 5.703 euro, in Sicilia a 5.610 euro e in Calabria a 5.436 euro.
“C'è una correlazione – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo - tra le entrate fiscali versate, il reddito dichiarato e, in linea di massima, anche la qualità/quantità dei servizi erogati in un determinato territorio. Essendo basato sul criterio della progressività, il nostro sistema tributario grava maggiormente sulle regioni dove la concentrazione della ricchezza è più elevata e il numero di grandi aziende è maggiore, anche se i cittadini e le imprese di queste aree dispongono, nella stragrande maggioranza dei casi, di servizi pubblici migliori rispetto a quelli presenti in altre parti del Paese”.