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Sanità, i sindacati: ''Non si sblocca l'erogazione degli arretrati. L'inflazione a due cifre non consente di perdere tempo: la Provincia deve accelerare''
I sindacati chiedono alla Provincia di accelerare i tempi sull'erogazione degli arretrati del contratto 2019/21 del comparto sanità. Le sigle Cisl Fp, Uil Fpl, Nursing up e Fenalt: "Se i sindacati non saranno convocati per la sigla finale entro la settimana, non sarà possibile erogare ai dipendenti il dovuto entro febbraio"

TRENTO. I sindacati chiedono alla Provincia di accelerare i tempi sull'erogazione degli arretrati del contratto 2019/21 del comparto sanità. "A oggi - commentano Giuseppe Pallanch (Cisl Fp), Giuseppe Varagone (Uil Fpl), Cesare Hoffer (Nursing up) e Paolo Panebianco (Fenalt) - non è pervenuta nessuna convocazione da parte di Apran per la ratifica finale del contratto, senza la quale, l’Apss non può passare al pagamento. A quanto pare, sembra che la delibera di Giunta stia passando al vaglio dei revisori dei conti, senza il cui parere positivo i dipendenti non vedranno nulla".
Il 5 dicembre dell'anno scorso i sindacati di settore hanno firmato l’ipotesi di accordo contrattuale sugli arretrati, le indennità infermieristiche, sanitarie e del pronto soccorso. A accordo firmato la Provincia, che aveva tergiversato non poco nell’arrivare ad una conclusione, aveva formalmente assicurato l’erogazione ai lavoratori a febbraio 2023.
Il 13 gennaio 2023 la Giunta provinciale ha deliberato tale accordo, dando il via libera alla corresponsione degli arretrati a tutti i dipendenti pubblici. Il 19 gennaio Cisl Fp, Uil Fpl Sanità, Fenalt e Nursing up, firmatari del protocollo sulla sanità, evidenziano le parti sociali, hanno incontrato l’assessora Stefania Segnana che ha assicurato l’erogazione degli arretrati sulla busta paga di febbraio 2023.
"Paradossale - aggiungono Pallanch, Varagone, Hoffer e Panebianco - è che si verifichi ex post la sostenibilità di un accordo e non prima, dilatando i tempi e frustrando le legittime aspettative degli operatori della sanità. Se i sindacati non saranno convocati per la sigla finale entro la settimana, non sarà possibile erogare ai dipendenti il dovuto entro febbraio. In una situazione congiunturale come la presente con un’inflazione a due cifre non ci si può permettere di ritardare ulteriormente l’erogazione del dovuto".
I sindacati sollecitano la Provincia affinché vengano accelerati i tempi "e l’Assessorato si attivi per mantenere la parola data e finalmente liquidare ai lavoratori quanto spetta, considerata anche la situazione economica generale in cui l’inflazione erode ogni giorno di più il potere d’acquisto dei salari", concludono Pallanch, Varagone, Hoffer e Panebianco.
Arriva la replica della Provincia che rassicura le parti sociali. "Voglio confermare, come già anticipato, che nel mese di febbraio verrà liquidata una parte degli arretrati dei contratti collettivi provinciali di lavoro del triennio 2019/2021", il commento dell'assessora Stefania Segnana. "La Giunta provinciale proprio il 13 gennaio scorso ha approvato una deliberazione per autorizzare la sottoscrizione dei contratti negoziati in sede Apran, con i quali si riconoscevano appunto gli arretrati del triennio 2019/2021 per una serie di categorie del pubblico impiego, fra cui il personale del comparto sanità - area delle categorie".
La situazione si dovrebbe sbloccare a breve. "Come previsto dalla normativa vigente l'ipotesi è soggetta anche alla necessaria verifica da parte del collegio dei revisori dei conti della Provincia che, proprio nella giornata di ieri, si è espresso positivamente. Le Organizzazioni sindacali sono state quindi tempestivamente convocate dall'Apran in data odierna per la sottoscrizione definitiva dell'Accordo. Poi l'Azienda provinciale per i servizi sanitari potrà quindi procedere alla liquidazione degli arretrati già nel mese di febbraio, con riferimento agli arretrati relativi alle voci fisse della retribuzione", conclude Segnana.