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Monte Baldo e Patrimonio Unesco: dopo il Trentino anche il Veneto deposita la mozione per avviare la candidatura
E' stata sottoscritta e depositata la mozione che verrà trattata il 17 maggio in Consiglio regionale del Veneto. Se approvata si metteranno a punto le volontà politiche degli enti preposti all'avvio dei procedimenti per la candidatura del Monte Baldo unitario a Patrimonio Mondiale Unesco

TRENTO. Si sta per compiere un altro passo in avanti verso il perfezionamento della candidatura del Monte Baldo a Patrimonio Mondiale Unesco.
E' pronta infatti la mozione che verrà trattata il 17 maggio in Consiglio regionale del Veneto, sottoscritta e depositata dai consiglieri della Liga Veneta (con il primo firmatario Enrico Corsi, Marco Andreoli, Filippo Rigo), Zaia Presidente (Alessandra Sponda), Veneta Autonomia (Tomas Piccinini), Gruppo misto (Stefano Valdegamberi), Partito Democratico (Anna Maria Bigon seconda firmataria).
Se approvata si metteranno a punto le volontà politiche degli enti preposti all'avvio dei procedimenti per la candidatura del Monte Baldo unitario a Patrimonio Mondiale Unesco.
Dopo una serie di approfonditi studi, un’ampia letteratura e numerosi convegni che attestano le unicità, l'universalità, l'eccezionalità e l'integrità del Monte Baldo, che potrebbero sostenere l’ottenimento del maggiore riconoscimento planetario, il Trentino e il Veneto avevano sostenuto di essere pronti ad avviare tale percorso.

Dal punto di vista amministrativo, il Monte Baldo è attualmente diviso tra la Regione del Veneto (58%) e la Provincia autonoma di Trento (42%) e tra quindici comuni: dieci veneti (Brentino Belluno, Brenzone sul Garda, Caprino Veronese, Costermano sul Garda, Ferrara di Monte Baldo, Garda, Malcesine, Rivoli Veronese, San Zeno di Montagna, Torri del Benaco) e cinque trentini tra Ala, Avio, Brentonico, Mori e Nago-Torbole.
Dei 15 comuni del Monte Baldo unitario sono 11 quelli favorevoli al suo riconoscimento come Patrimonio Mondiale Unesco (5 trentini e 6 veneti, insieme rappresentativi del 85 % del territorio baldense complessivo). Gli unici che non hanno aderito alla richiesta sono stati i Comuni di
Garda, Torri del Benaco e Costermano (territori morenici del Garda che rimarrebbero invece favorevoli al programma "L'uomo e la biosfera", Man and the Biosphere – Mab) e San Zeno di Montagna.
Il Consiglio della Provincia autonoma di Trento aveva infatti già adottato analogo provvedimento di indirizzo mediante l'approvazione all'unanimità dell'ordine del giorno numero 246 in data 6 agosto 2020, presentato dal consigliere Paolo Ghezzi e dal vicepresidente e assessore Mario Tonina.
Gli stessi sindaci dei Comuni dell'area del Baldo avevano inviato la richiesta ad assessori di Veneto e Trentino per predisporre il “fascicolo e l'apposito formulario” da inviare alla Commissione nazionale Italia per l'Unesco, affinché “i ministeri competenti vengano investiti della relativa domanda e possano procedere alla sua valutazione” (Qui l'articolo).