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Sulla Marmolada senza ramponi ma con la palla da rugby, il soccorso alpino: “La regina delle Dolomiti non merita certi atteggiamenti”
Il soccorso alpino nazionale commenta l’ultima “impresa” di un escursionista che è salito sulla Marmolada senza ramponi ma portando con sé una palla da rugby: “La montagna merita sempre e comunque grande attenzione”

TRENTO. “La regina delle Dolomiti non merita certi atteggiamenti, la montagna merita sempre e comunque grande attenzione”, così il soccorso alpino nazionale commenta l’ultima “impresa” di un escursionista che è salito sulla Marmolada senza ramponi ma con una palla da rugby.
“Noi – proseguono i soccorritori – pensiamo che affrontare la salita di un ghiacciaio come quello della Marmolada, anche se con temperature inaspettatamente calde, senza calzature e attrezzatura idonea, e con a seguito oggetti non idonei all’ambiente considerato, non concorra a determinare parametri elevati di sicurezza”. Come osservano dal soccorso alpino “l’informazione e la prevenzione sono elementi fondamentali che non si dovrebbero mai scordare poiché posso mettere a rischio la propria e l’altrui sicurezza”.

D’altra parte l’impreparazione e l’attrezzatura inadatta sono fra le principali cause all’origine degli incidenti. Lo scorso anno erano stati quasi un migliaio gli interventi del soccorso alpino in Trentino, 1.048 quelli effettuati dai colleghi del Veneto. Sempre l’anno scorso, ma in Valle d’Aosta, erano diventati virali alcune foto che ritraevano un escursionista che era salito a circa 4.000 metri di quota in pantaloni corti e scarpe da trekking.
Come raccontava a Il Dolomiti Walter Cainelli, presidente del soccorso alpino trentino “talvolta può capitare che all’origine di un incidente ci sia la sottovalutazione dell’itinerario piuttosto che delle condizioni meteo che in montagna possono cambiare repentinamente. Le escursioni vanno preparate con cura”. Infatti i tecnici del soccorso alpino (che è gratuito in Trentino) sono sempre pronti a mettersi in marcia per aiutare gli escursionisti in difficoltà, ciò non toglie che un’uscita preparata male potrebbe distogliere personale e risorse da interventi più gravi e urgenti.