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L'alpinista iraniana Nasim Eshqi sul Catinaccio per aprire una nuova via: "Per la libertà e i diritti delle donne"

L'obiettivo è quello di aprire in pochi giorni, sfruttando l'attuale finestra di bel tempo, una nuova via in Catinaccio e dedicare il nome, al momento non ancora svelato, al movimento per i diritti umani e soprattutto a quello per i diritti delle donne dell'Iran

Immagine - Fotografa Monica Dalmasso
Di S.D.P. - 25 settembre 2023 - 10:06

POZZA DI FASSA. L'alpinista iraniana Nasim Eshqi è tornata in val di Fassa, dove era già stata ospitata ad agosto nel corso di una serata, per aprire una nuova via sul Catinaccio. Il campobase è stato fissato al rifugio Gardeccia, da dove risulta più agevole l'accesso alla parete individuata per l'impresa.

 

Conosciuta in tutto il mondo per il suo impegno per i diritti umani e la libertà delle donne del suo paese e contro la violenza in generale, Nasim Eshqi è la più forte alpinista iraniana di tutti i tempi. Nel suo curriculum alpinistico l'apertura di decine di vie in alta montagna non solo nel suo Paese, ma anche in Oman, Emirati, Georgia, Armenia, India, Turchia, Italia e Francia, paesi dove le è stato sin qui consentito di arrampicare. 

 

Per quanto riguarda l'ultimo progetto in cantiere, tutto ha avuto inizio da un sopralluogo effettuato qualche settimana fa da una guida trentina che salirà con Eshqi. La volontà è quella di scalare una parete del Catinaccio per aprire una nuova via. L’idea è parte di“When Mountains Speak” ("Quando le montagne parlano" ndr), progetto internazionale che ha come protagonista Nasim Eshqi e Sina Heidari, compagni nella vita e sulle pareti del mondo, entrambi alpinisti iraniani che vivono esuli lontani dal loro paese. 

 

Insieme a loro, sulle ‘rocce’ della val di Fassa ci sarà anche la guida alpina trentina Gianni Trepin, da tempo compagno di corda di Nasim anche protagonista nel film “Climbing Iran”, prodotto dalla Film Commission del Trentino, che racconta la storia della famosa climber. 

 

L’obiettivo di quest’esperienza è quello di aprire in pochi giorni, sfruttando l’attuale finestra di bel tempo, una nuova via in Catinaccio e dedicare il nome, al momento non ancora svelato, al movimento per i diritti umani e soprattutto a quello per i diritti delle donne dell’Iran: “L’obiettivo è un chiaro un richiamo alla libertà, ai diritti umani che risuoni attraverso le montagne del mondo legando tra loro luoghi e valori”, ha dichiatato Eshqi.

 

L’iniziativa è supportata dall’Apt della Val di Fassa che ha condiviso il valore del progetto. La nuova via sarà poi ripetibile perché attrezzata in sicurezza con materiale fornitole.

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