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Esercito in città, scontro tra Patt e Pd. La Lega ironizza: ''Ringraziamo anche alcuni alleati del sindaco Andreatta''
Il Patt cerca di smorzare le polemiche. Stanchina: ''Sosteniamo giunta, Sindaco e maggioranza convintamente su tutti i temi. Fino ad oggi si è fatto un buon lavoro”

TRENTO. La mozione presentata dalla Lega è stata approvata, la maggioranza è andata ko e ancora un volta l'ago della bilancia sono stati il Patt e il gruppo misto formato dai consiglieri Paolo Castelli e Salvatore Panetta. Il documento prevede che il sindaco Andreatta si rivolga ora al Commissario del governo affinché valuti la possibilità di utilizzare l'esercito in supporto alle forze di polizia e municipale per un'azione di presidio nelle zone più a rischio.
Era dal 2015 che la Lega ripresentava questo documento senza ottenere però i voti necessari. Sarebbe stato così anche questa volta se la Lega non avesse invece trovato una sponda nel Patt .
“Ringraziamo gli alleati politici del sindaco Andreatta” ha detto ironicamente il consigliere della Lega Devid Moranduzzo primo firmatario della mozione. Felice, giustamente, che finalmente una battaglia portata avanti da diversi anni sia stata vinta con l'aiuto di chi fino a qualche tempo fa aveva votato contro.
Ad onor del vero il Patt a gennaio aveva presentato un documento simile e in diverse occasioni aveva rilanciato la necessità di un intervento forte per quanto riguarda la sicurezza. Allo stesso tempo, però, la richiesta dell'esercito da parte dell'opposizione era sempre stata bocciata anche dalle Stelle Alpine.
Il documento presentato inizialmente dal Patt era stato rinviato alla Capigruppo assieme a quello presentato dalla Lega per cercare una mediazione che però non è mai arrivata. Ecco allora che ieri sera il Patt ha deciso di trasformare la propria mozione in un emendamento che è andato a sostituire uno dei tre punti contenuti nel documento della Lega.
E' bastata poi una votazione disgiunta dei tre punti che ha visto il Patt non solo votare assieme alla maggioranza il proprio punto frutto della mediazione tra l'altro con il sindaco, ma anche quelli presentati dalla Lega.
“Il Patt – ha affermato Moranduzzo - probabilmente in vista delle elezioni provinciali si è accorto che la Lega aveva assolutamente ragione sul chiedere l'esercito. Non avevano mai appoggiato fino ad oggi il nostro documento ma invece gli stava bene il loro che diceva le stesse cose. Ora, dando l'appoggio ai nostri punti ha dimostrato che la lega aveva ragione”
Di fatto, insomma, il Patt ha votato tutti e tre i punti della mozione anche quelli della Lega, non seguendo l'indirizzo dato dalla maggioranza e dando quindi l'appoggio affinché il documento venisse approvato. Gli altri partiti che sostengono Andreatta, invece, hanno votato solamente per dare l'ok all'emendamento del Patt, condiviso con il sindaco, nel quale si impegnava la giunta "a sollecitare il Commissario del governo affinché valuti la possibilità di utilizzare l'esercito in supporto alle forze di polizia e municipale per un'azione di presidio nelle zone più a rischio".
Immediatamente sono scattate le polemiche con il Partito Democratico che ha parlato di “posizioni diametralmente opposte a quelle portate avanti anche da Patt e Gruppo misto”.
“Nessuno sta dicendo che non esiste un problema sicurezza e che non deve intervenire ma dobbiamo dare risposte vere e non illusorie. Qui invece si vuole far credere alla popolazione che da domani arriva l'esercito e che tutti i problemi sono risolti” spiega la consigliera comunale Elisabetta Bozzarelli.
“Noi – prosegue – abbiamo votato l'emendamento del Patt, frutto della mediazione con il sindaco. Loro avrebbero dovuto avere almeno la buona creanza di non votare quelli proposti dalla Lega che trattano aspetti che esulano dai compiti del comune". Infatti, tecnicamente, l’esercito può intervenire solo ed esclusivamente se richiesto dal Commissario del Governo, non da Sindaco o Giunta.
"Stupisce - conclude Bozzarelli - come alcuni nostri amici in maggioranza abbiano deciso di avallare un documento così sopra le righe e controverso presentato dalle destre, invece di condividere con noi le scelte sul binario del buonsenso e del governo responsabile che caratterizza, da sempre, il modo di amministrare del centrosinistra autonomista".
A sottolineare però un altro nodo problematico della serata è il capogruppo del Pd, Paolo Serra che sottolinea come anche due assessori, Roberto Stanchina e Tiziano Uez, abbiano votato i punti della Lega ignorando quindi quando deciso dalla giunta.
“Come prassi – spiega Serra – per gli ordini del giorno o per le mozioni i consiglieri di norma seguono quanto detto dalla Giunta ma può succedere che votino come vogliono. Qui però ci troviamo davanti a due assessori che di norma dovrebbero seguire le indicazioni della Giunta e che hanno votato invece i punti della Lega”.
In merito alla possibilità di un chiarimento all'interno della maggioranza Paolo Serra spiega che “spetta al sindaco decidere” e annuncia anche che sabato, in occasione della passeggiata promossa dal comitato Rinascita di Torre Vanga, sarà presente assieme ad altri consiglieri in solidarietà ai cittadini.
Il Patt, dal canto suo, cerca di buttare acqua sul fuoco. A farlo per primo è stato l'assessore Roberto Stanchina.
“Prima che i proclami e i ricami diventino troppo articolati – ha scritto su Facebook - voglio dichiarare pubblicamente che non c’è nessuna crisi di giunta, nessuna maggioranza che scricchiola. Il Patt sostiene giunta, Sindaco e maggioranza convintamente su tutti i temi sul quale per altro fino ad oggi si è fatto un buon lavoro”.
Sulla sicurezza, spiega però l'assessore “abbiamo peró detto fin da subito che bisognava fare di più. Non perchè Trento sia il Bronx,ma perchè in alcune zone della città la delinquenza, la microcriminalità e il degrado hanno superato il limite tollerabile per una città come la nostra. Una città che non puó essere paragonata con una grande metropoli. Per questo rispediamo al mittente qualsiasi accusa di incoerenza al mandato politico o al programma”
Per Stanchina “La coerenza la dobbiamo avere nei confronti di chi ci ha dato mandato amministrativo per mantenere bella questa città, con servizi di alto livello e con una sicurezza che permetta di vivere sereni la città”.
A rimandare le accuse è anche il capogruppo del Patt, Alberto Pattini. “Legalità e sicurezza dei cittadini sono le nostre assolute priorità – ha affermato – in questi tre anni di consigliatura dal maggio 2015. La sola carenza a Trento dell'organico delle forze dell'ordine (statale e municipale) ci ha indotto a presentare l'emendamento sostitutivo insieme al Gruppo misto - Upt e Progetto trentino, approvato dal consiglio comunale con 31 voti su 33 presenti”.
Per Pattini questo intervento è una risposta “ai cittadini e al comitato 'Rinascita della Portela' che da anni chiedono con forza l'intervento ausiliare dell'esercito a supporto delle forze dell'ordine in carenza purtroppo di organico”.