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Provinciali, Conzatti propone le primarie per il centrodestra. Cia: ''Non servono, già fatte il 4 marzo. La Lega è pronta a governare"
La proposta di un'assemblea programmatica e di primarie è stata lanciata su facebook dalle senatrice Donatella Conzatti. Maurizio Fugatti: "Pensiamo al programma e poi il presidente sarà la persona che più rappresenta la coalizione". Fratelli d'Italia: "Temi che dovranno essere discussi in coalizione"

TRENTO. “Un concorso di idee per creare una proposta programmatica di coalizione e delle primarie democratiche e trasparenti aperte a tutti per il futuro candidato presidente”. Se nel centrosinistra autonomista la confusione sembra regnare sovrana e in pochi sanno come uscirne, dal centrodestra autonomista a lanciare la proposta in vista di ottobre è la senatrice eletta con Forza Italia, Donatella Conzatti.

Una proposta di incontro programmatico e di primarie che, però, è stata accolta in maniera tiepida da parte degli alleati.
“Per prima cosa voglio precisare che non è assolutamente una questione personale – ha spiegato la senatrice Conzatti – ma abbiamo avuto una vittoria piena alle scorse elezioni politiche e oggi registriamo diversi avvicinamenti all'idea di centrodestra autonomista. Ora dobbiamo dare concretezza mantenendo l'entusiasmo e la voglia di futuro che abbiamo e che ci sta caratterizzando”.
Per Donatella Conzatti è importante lavorare per una”proposta programmatica condivisa dalla coalizione” e lo è altrettanto per fare delle primarie trasparenti per arrivare ad attobre ad “un candidato presidente condiviso dal maggior numero di persone”.
Da parte della Lega “non si è mai avuto nulla contro le primarie” ha spiegato l'onorevole Maurizio Fugatti che ad oggi, secondo i bookmaker, sembrerebbe essere l'esponente con le maggiori possibilità a diventare il futuro candidato presidente del centrodestra ad ottobre.
La cautela, però, è d'obbligo. “Al momento – ha spiegato Fugatti – lasciamo perdere il futuro candidato che non è stato ancora deciso perché è prematuro. Pensiamo prima ai programmi, ai progetti e alle idee. Poi guardiamo al candidato presidente che sarà la persona che meglio rappresenterà la coalizione e il suo programma”.
Per quanto riguarda la coalizione Fugatti ha precisato che il centrodestra parte dai soggetti presenti alle scorse elezioni politiche e quindi, oltre alla Lega, anche Forza Italia, Noi con L'Italia, e Fratelli d'Italia. “A questo – ha spiegato il deputato trentino – ci possiamo allargare e il dialogo è aperto da tempo con Agire ma anche con Kasswalder, Progetto Trentino e con Civica trentina. Da qui esce il perimetro della nostra coalizione ed eventuali allargamenti si trovano valutando i punti programmatici e i progetti in comune”.
Sulla scelta del candidato presidente e sul disegno programmatico per il Trentino, Fratelli d'Italia spiega che sono temi da trattare assieme in coalizione. “Noi non abbiamo mai avuto nulla contro le primarie – ha spiegato la presidente Marika Poletti – ma occorre anche valutare le elezioni che si trovano davanti per riuscire a individuare il metodo migliore”.
Ad avere già le idee chiare è il leader di Agire Claudio Cia che non vede di buon occhio la proposta di primarie per scegliere il futuro candidato presidente del centrodestra autonimista.
“Dobbiamo essere un po' realisti – spiegato Cia – perché a mio parere le primarie ci sono già state basta vedere i risultati delle elezioni del 4 marzo scorso. E' già stata espressa una tendenza elettorale a favore della Lega che in questi anni ha dimostrato di non essere un partito fatto sulla protesta ma di essere pronto a governare”.
Claudio Cia sottolinea anche il pericolo che un continuo richiamo alle urne dei cittadini possa portare ad una forte disaffezione. “Abbiamo già portato nell'arco di meno un anno i trentini a votare per un referendum e per le elezioni nazionali. Ad ottobre ci saranno le provinciali e forse bisognerebbe anche considerare il livello di sopportazione che hanno i cittadini”.
Tornando sulla Lega, Claudio Cia spiega che “Le primarie comportano dei costi, l'impegno delle persone e l'organizzazione. Io ritengo personalmente che Maurizio Fugatti, con il quale ho lavorato e ne ho apprezzato le doti, possa esprimere il candidato presidente , poi sarà la coalizione comunque a dover ufficializzare”.
Nessun problema, invece, su possibili allargamenti della coalizioni,"basta però – conclude Cia – che l'allargamento venga fatto senza che qualcuno ponga veti. Quello che deve unirci non è la simpatia o l'antipatia ma un progetto”.