''Serve un nuovo progetto che unisca la sinistra''. Per poi confrontarsi con il centrosinistra: "Ma serve discontinuità''
L'appello di Fabiano Lorandi di Mdp: "Per una politica che torni a dare speranza". La proposta: "Un Manifesto politico e una lista con LeU, Insieme per Trento, Verdi, le forze sociali, civiche e associative, dell’ambientalismo e della pace, e chi fa riferimento agli ideali della sinistra"

TRENTO. "Riteniamo che le forze della sinistra e del centrosinistra abbiano il dovere di costruire un programma comune, rinnovato, competitivo. Pensiamo ci sia la necessità di dar vita ad un soggetto della sinistra democratica autonomista che si confronti con il centrosinistra autonomista, per condividere non solo una proposta elettorale, ma un progetto politico".
Lo afferma Fabiano Lorandi, esponente locale di Mdp-Articolo1, che lancia un appello: "Serve un progetto che punti a rifondare e ricostruire nuove forme e nuove modalità di interpretazione e rappresentanza dei bisogni e delle attese delle cittadine e dei cittadini".
In vista delle prossime elezioni provinciali "si deve evitare di costituire un’alleanza, o peggio ancora un cartello elettorale o una semplice somma algebrica di piccoli e grandi partiti". Per Lorandi "è necessario pensare ad una nuova e diversa prospettiva politica per il futuro della nostra terra che dia spazio ai saperi, alle competenze, alle storie e alle esperienze personali e collettive di cui è ricca la comunità trentina".
Le motivazioni che spingono Mdp a muoversi si questa linea derivano anche dallo sguardo sul nazionale: "Nelle ultime settimane stiamo assistendo alla messa in discussione dei valori, dei principi, delle prassi democratiche e costituzionali della Repubblica italiana nata dalla Resistenza, da parte delle cosiddette forze anti sistema".
"Una vittoria anche qui di questo fronte - scrive Lorandi - metterebbe a repentaglio le conquiste fatte dalle forze politiche e sociali trentine relative ai livelli di qualità della vita e di tutela dei diritti, soprattutto delle classi sociali più deboli, con la conseguenza dell’aumento delle disuguaglianze, delle ingiustizie sociali, delle povertà e il venir meno dei valori e delle pratiche del solidarismo comunitario che costituiscono da sempre l’humus culturale, sociale e politico della nostra terra".
Ecco che l'appello si rivolge "ai compagni di viaggio di LeU, ai consiglieri e ai cittadini che fanno riferimento a Insieme per Trento, ai Verdi, alle forze sociali e a quelle civiche e associative, dell’ambientalismo e della pace, a singole persone che fanno riferimento agli ideali della sinistra, di rendersi disponibili a confrontarsi tutti insieme per dar vita ad un Manifesto politico e a una lista in cui convivano i valori della fraternità socialista e del solidarismo delle diverse religioni".
"Al centrosinistra autonomista chiediamo di confrontarsi con noi a partire da due presupposti: quello dell’unità e quello dello discontinuità. L’unità di quanti accettano la sfida di una rinnovata politica di sinistra e di centrosinistra senza pregiudizi, accettando di aderire ad una dimensione di inclusività delle diverse sensibilità e accentuazioni politiche all’interno del quadro sopra definito".
Ma al centrosinistra autonomista si chiede anche "la discontinuità nel metodo di governo, che deve essere maggiormente partecipativo con maggiore attenzione alle periferie, intese non solo in senso geografico. La discontinuità di parte della classe dirigente. La discontinuità nel merito".
Il che significa, per Fabiano Lorandi, "rivedere, implementare e migliorare la lotta alle diseguaglianze, la redistribuzione del reddito, la riconversione ecologica e solidale della nostra economia, la riduzione della precarietà del lavoro, soprattutto per le giovani generazioni".
"Insomma - conclude l'esponente di Mdp - uniamo le nostre forze, le nostre intelligenze, le nostre risorse per dar vita a nuovo progetto e a una politica che torni a dare speranza".