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Dal ripensamento delle Rsa allo Spazio Argento, dalla telemedicina alla teleassistenza: le richieste dei pensionati ai futuri sindaci
I segretari di categoria di Cgil, Cisl e Uil, Ruggero Purin, Tamara Lambiase e Claudio Luchini hanno stilato una vera e propria lettera-appello a chi vincerà il 20/21 settembre specificando per cosa non c'è più tempo di aspettare

TRENTO. Un ripensamento profondo del ruolo e dell’organizzazione delle Rsa, compresa una graduale normalizzazione degli accessi e delle visite dei familiari; il potenziamento della domiciliarità e delle connesse politiche abitative; un'attenzione particolare all'emergenza coronavirus e all'arrivo dell'autunno con confronto con le parti sociali sulla predisposizione del piano sanitario di prevenzione della diffusione del Covid-19; l’avvio della sperimentazione dello Spazio Argento, il nuovo progetto di welfare anziani varato con la riforma del 2017.
E poi il potenziamento dei servizi sanitari di base, dei servizi di prevenzione, il sostegno all’invecchiamento attivo e l’investimento sulla domiciliarità (invecchiare a casa propria) che costituiscono il cuore della riforma Spazio Argento. A questo fine vanno incentivati e recuperati i ritardi nell’utilizzo delle tecnologie digitali per la teleassistenza e la telemedicina e l’avvio di nuove politiche abitative a misura delle persone anziane.
Sono tante le richieste che i pensionati rivolgono alla politica e in vista delle elezioni comunali del 20 e 21 settembre i segretari di categoria di Cgil, Cisl e Uil Ruggero Purin, Tamara Lambiase e Claudio Luchini hanno stilato una vera e propria ''lista'' di punti focali rispetto ai quali i pensionati trentini non possono più attendere.
E allora ecco che ''in questa prospettiva è evidente che la spesa sanitaria e sociale, a partire dalla centralità del diritto alla tutela della salute intesa nella sua globalità di benessere fisico, psichico e sociale - scrivono - costituisce un contributo all’elaborazione di un progetto di crescita economica, di sviluppo sostenibile e di coesione territoriale del Trentino, sulla base del quale condividere puntuali strategie di rilancio socio-economico dell’Autonomia con il coinvolgimento di tutte le parti sociali, gli enti locali, le associazioni professionali e i soggetti aggregativi della società civile''.
Ecco il testo completo