Sindacati parassiti e dipendenti pubblici privilegiati?, Vetrone: “Vogliamo le scuse di Savoi”
Savoi nei giorni scorsi aveva definito i sindacati dei “parassiti” aggiungendo “Sul pubblico impiego avete rotto le palle”. Molte le reazioni indignate, Vetrone: “Frasi gravi e irrispettose il consigliere si scusi per le grandi sciocchezze pronunciate”

TRENTO. Non si placano le polemiche dopo il duro intervento del consigliere leghista Alessandro Savoi che nei giorni scorsi aveva definito i sindacati dei “parassiti” per poi continuare dicendo “Sul pubblico impiego avete rotto le palle” (QUI articolo).
Parole che hanno scatenato una serie di reazioni indignate, soprattutto perché pronunciate da una carica istituzionale nonché dal presidente della Lega in Trentino. A stretto giro era arrivata anche la presa di distanze del governatore Maurizio Fugatti che ha detto: “Mi dissocio dalle sue parole anche perché Savoi è un dipendente pubblico. Cercheremo di avere un dialogo con la parte sindacale. Il lavoro dei pubblici dipendenti è importante, come è stato dimostrato anche in questa fase particolare”.
Eppure i sindacati non sono soddisfatti e pretendono le scuse dello stesso Savoi: “Le frasi e le offese del consigliere provinciale, rivolte ai sindacati ed ai dipendenti pubblici sono gravi ed irrispettose – sottolinea Giuseppe Vetrone della segreteria regionale della Flp – a maggior ragione quando vengono pronunciate da un importante esponente politico di maggioranza che, oltre a far male a sé stesso, nuoce notevolmente anche al suo partito”.
Vetrone ci tiene a precisare come il tutti gli esponenti del suo sindacato non ricevano nessun beneficio dalla loro attività: “Lo facciamo semplicemente con i nostri mezzi personali con il nostro tempo libero, comprensivo dei festivi e delle nottate, nonché con tanta la passione”. Pertanto il sindacalista chiede “applicando la regola del cosiddetto minimo sindacale” che il consigliere provinciale si scusi “per le grandi sciocchezze pronunciate”.