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Autonomia veneta, insediato il Comitato scientifico per le trattative con Roma. Zaia: “Passaggio significativo verso l'obiettivo finale”
Si è insediato nella mattinata di giovedì 18 febbraio il Comitato scientifico dell'Osservatorio regionale sull'autonomia differenziata, organismo a supporto della Regione nelle trattative con Roma. Esulta il presidente Luca Zaia: "Passaggio significativo verso l'obiettivo finale"

VENEZIA. Ci sarà anche un professore dell'Università di Trento nel nuovo Comitato scientifico insediato nella mattinata di giovedì 18 febbraio per affiancare la Regione nelle trattative sull'autonomia veneta. La questione autonomistica, messa temporaneamente da parte per lo scoppiare e il dilagare della pandemia, torna di prepotenza nel dibattito pubblico, dando al Veneto un nuovo strumento per proseguire sulla strada dell'ottenimento dell'obiettivo tanto agognato.
“E' un passaggio significativo verso l'obiettivo finale”, ha esultato il presidente Luca Zaia. Istituito con la legge regionale 44/2019, il Comitato è composto dall'avvocato Mario Caramel, direttore dell'Osservatorio, dal dottor Maurizio Gasparin, segretario generale della programmazione della Regione Veneto, Alessandro Rota e Carlo Simionato per il Consiglio regionale del Veneto, il professor Dimitri Girotto dell'Università di Udine, il professor Matteo Cosulich dell'Università di Trento, il professor Guido Rivosecchi dell'Università di Padova, la professore Anna Marenzi dell'Università Ca' Foscari, Alberto Cestari della Cgia di Mestre e l'avvocato Enrico Michetti della Fondaziona gazzetta amministrativa della Repubblica italiana.
“Il comitato supporta la Regione nella delicata fase di negoziati con il governo e nella successiva fase di attuazione della legge di differenziazione – ha scritto il presidente Zaia – questa giornata segna la ripartenza verso l'obiettivo finale: chiudere definitivamente la partita con la firma dell'Intesa con il governo”.
“Il comitato avrà il rilevante compito di condurre specifici studi e ricerche per supportare le richieste della Regione volte al riconoscimento di maggiori competenze legislative ed amministrative – ha proseguito il presidente – e all'attribuzione delle correlate risorse, mediante la rilevazione e l'elaborazione di dati oggettivi e scientifici. In attesa di riprendere le trattative on il nuovo governo, abbiamo chiesto a tutti i direttori di area della Regione di riesaminare il contenuto delle richieste di autonomia già nella bozza di intesa consegnata in data 23 settembre 2019 all'allora ministro Boccia, per valutare la necessità di eventuali aggiornamenti anche alla luce delle modifiche normative intervenute”.