
“Nessun progetto concreto su cultura, istruzione, [...]

Elezioni, dal Partito della Follia (creativa) ai Poeti [...]

Dall'Oval Pinè per le Olimpiadi alla riqualificazione a [...]

Comunità di Maso San Pietro a rischio con l'addio dei [...]

Campobase affossa l’alleanza larga con il Pd: “Non ci [...]

Terremoto politico nel comune di Tenno, Gaiatto lascia la [...]

Incendio alla discarica, Marini: "Inceneritore? [...]

“Varone è diventato come il triangolo delle [...]

Politiche, Paragone in Trentino con Italexit: ''Si [...]

Tragedia della Marmolada, l'ultima operazione in quota [...]
Il critico d'arte Sgarbi: ''Resterò presidente del Mart anche quando sarò assessore alla cultura a Roma. Il centrodestra è più unito e vinceremo''
Il critico d'arte ha ritirato la sua candidatura a sindaco e sarebbe in lizza per l'assessorato alla cultura: "Ho dato la mia disponibilità e in questo settore non temo rivali: Roma deve essere il luogo dove tutto accade"

TRENTO. "Vinciamo sicuramente e resto tranquillamente presidente del Mart perché le cariche sarebbero compatibili". Così il critico d'arte Vittorio Sgarbi che negli scorsi giorni ha annunciato il ritiro della sua candidatura a sindaco di Roma e sarebbe in lizza per l'assessorato alla cultura nella Capitale.
"Il centrosinistra pensa solo a litigare, Gualtieri arriverà intorno al 25% e poi non avrà abbastanza voti, mentre il centrodestra può superare tranquillamente il 45% e il ballottaggio sarà senza storia".
E in caso di successo del centrodestra alla corsa per il Campidoglio del ticket Enrico Michetti-Simonetta Matone si potrebbero aprire le porte dell'assessorato alla cultura per il critico d'arte. "Ho dato la mia disponibilità e in questo settore - aggiunge Sgarbi - non temo rivali: Roma deve essere il luogo dove tutto accade, occorre puntare sulla cultura".
In caso di nomina Sgarbi è intenzionato a restare anche alla guida del Mart. "Le cariche non sono incompatibili. Sono già sindaco di Sutri e prosindaco di Urbino, presidente di diversi altri enti. E' importante circondarsi di collaboratori bravi e il mio ruolo è quello di indirizzare e proporre le linee da attuare", conclude il critico d'arte.