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Sui fondi Covid il Governo accelera e il Trentino? “Non sta al passo, c’è poca lungimiranza”, Conzatti e il sottosegretario Scalfarotto in visita a Trento
Donatella Conzatti e il sottosegretario al ministero degli Interni, Ivan Scalfarotto, sono arrivati in Trentino per una serie di incontri. La senatrice di Italia Viva: “Sulla sicurezza la Giunta Fugatti ha disinvestito, la coesione sociale è il primo strumento per respingere la criminalità”

TRENTO. È stata una giornata densa di appuntamenti per il sottosegretario al ministero degli Interni, Ivan Scalfarotto, e la senatrice trentina Donatella Conzatti, arrivati quest’oggi in Trentino per una serie di incontri politici e istituzionali, ma anche per rilanciare l’attività della sezione locale in vista delle prossime provinciali. I due esponenti di Italia Viva, già in mattinata, hanno incontrato le rappresentanze istituzionali, delle categorie economiche, delle forze dell’ordine.
“Abbiamo parlato delle eccellenze ma anche delle difficoltà e non solo quelle emerse durante il Covid. Il Trentino però – ammonisce Conzatti – può fare meglio e di più”. Il riferimento è al Piano nazionale di rinascita e resilienza (Pnrr), cioè il documento per decidere come saranno gestiti i fondi del piano Next generation Eu, concessi dall’Unione Europea per la ripartenza nel post-Covid. “A livello nazionale siamo in una fase di grande accelerazione ma il Trentino non sta tenendo il passo. Per un’autonomia speciale non essere all’avanguardia è imperdonabile”.
E da chi dipendono questi ritardi? Secondo la senatrice di Italia Viva la colpa è da intestare alla Giunta leghista che dal 2018 governa il Trentino. “Su questi temi il governo provinciale non è abbastanza attento, non è all’avanguardia né lungimirante”. Tanti i dossier aperti, come l’A22 “è il quarto rinnovo concesso in questa legislatura che scade il 30 luglio e ancora non abbiamo notizia, se poi non candidiamo la Fondazione Bruno Kessler a essere centro nazionale per l’intelligenza artificiale, se non salvaguardiamo le nostre grandi derivazioni idroelettriche perdiamo moltissimo della storia di questo territorio”.
È da leggere in questa chiave l’arrivo in Trentino del sottosegretario Scalfarotto: “Un modo per porre l’attenzione sulla volontà di costruire un nuovo futuro. C’è stato un grande passato – sottolinea Conzatti – adesso abbiamo un presente complicato, ora è già il momento di pensare a ricostruire”. In merito agli enti locali per la senatrice il ruolo e le competenze dell’autogoverno trentino: “Vanno riempiti di contenuti e non delegati allo Stato centrale. Va rinsaldato il ruolo primario che lo Statuto di autonomia assegna alla Pat nella programmazione allo sviluppo e urbanistica oltre che finanziaria”.
Sul tavolo anche il tema della sicurezza. “Gli incontri con i territori rappresentano la parte più importante e bella dell’attività politica, a cui a causa della pandemia avevamo dovuto rinunciare – afferma Scalfarotto – ascoltando chi ogni giorno amministra le nostre città, possiamo risolvere piccoli e grandi problemi che i cittadini affrontano”. Conzatti sulla sicurezza richiama l’attuale disinvestimento da parte della Giunta Fugatti: “È pur vero che i nostri dati sulla criminalità sono migliori rispetto alle città metropolitane perché siamo un territorio di 500 mila abitanti e perché complessivamente è stato fatto un ottimo lavoro di comunità costruito in anni di buon governo dell’Autonomia. Questa buona eredità non giustifica l’attuale disinvestimento in alcune politiche come quelle sull’integrazione: la coesione sociale è il primo strumento per respingere la criminalità”.