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Concerto di Vasco e iniziative alla Music Arena: esposto del Pd alla Corte dei Conti. "Uso spregiudicato delle disponibilità pubbliche"

Per il concerto di Vasco sono stati spesi 6 milioni e 151.479 euro e poi ci sono altri 800mila euro per i concerti di questa estate e almeno altri 650mila euro di lavori per mettere in sicurezza l'area tra ferrovia e recinzioni

Di Daniele Loss - 29 settembre 2023 - 19:37

TRENTO. Il concerto di Vasco Rossi alla "Music Arena" del 20 maggio finisce davanti alla Corte dei Conti. Così come le spese sostenute per gli eventi tenutisi recentemente nell'area di San Vincenzo, l'ultimo dei quali il concerto di Mr. Rain domenica scorsa.

 

I consiglieri uscenti di minoranza Alessio Manica e Lucia Maestri, entrambi ricandidati nelle liste del Pd, hanno presentato un esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti. Il motivo? E' presto detto: Manica e Maestri, con riferimento alla tappa trentina del tour di Vasco, ritengono sia doveroso, dal punto di vista della qualificazione della spesa pubblica, comprendere le ragioni che hanno determinato la scelta da parte della Provincia di organizzare direttamente l'evento, per il fatto che sia stato sottoscritto un contratto "capestro" e per l'onerosità del contratto stesso, posta interamente in capo all'amministrazione provinciale.

 

In poche parole: perché la Provincia ha organizzato direttamente l'evento senza affidarsi al Centro Servizi Santa Chiara e, soprattutto, i costi sono stati sostenuti correttamente o c'è stato uno spreco di denaro pubblico?

 

"Nell'organizzazione del concerto di Vasco Rossi - ha spiegato Manica - sono state commesse una serie di "forzature" evidenti. Ad iniziare dal fatto che la Provincia ha deciso di comparare il concerto ad una calamità naturale, al fine di potersi avvalere degli uomini, dei mezzi e delle strutture della Protezione Civile, anche per realizzare le opere richieste in tempi ragionevoli e funzionali all'esecuzione del concerto, fuori da ogni dinamica concorrenziale. Alle due società che hanno organizzato il tour dell'artista, la Bing Bang srl e la Giamaica srl, sono state poste condizioni incredibilmente favorevoli direttamente dalla Provincia che ha scelto di organizzare "in proprio" un evento che normalmente andrebbe affidato al Centro Servizi Santa Chiara di Trento, ente che - per legge - è preposto all'organizzazione, allestimento e promozione di spettacoli dal vivo''.

 

''A Modena - ha aggiunto il consigliere del Pd - il Comune ha preteso 1,5 euro per ogni spettatore per coprire le spese, a Lignano Sabbiadoro sono stati dati 100mila euro e la disponibilità dello stadio e stop. La Provincia di Trento, invece, ha scelto di coprire interamente tutti i costi. Senza voler parlare della deroga al piano di gestione delle acque pubbliche, con la quale si è dato il via alla coperture delle rogge a cielo aperto e della copertura dell'area con uno strato di 50 centimetri di ghiaia. Il Comune di Trento, che ha la competenza urbanistica e la destinazione d'uso dell'area, non è mai stato coinvolto ed interpellato e, se adesso volesse costruire un parco, dovrebbe far scavare il terreno. Di fatto sono stati "sterilizzati" 26 ettari di terreno. L'amministrazione comunale è stata letteralmente messa da parte da un "capriccio" di un Presidente che ha portato Vasco in Trentino per entrare nella storia della Provincia".

 

"Per quanto concerne, invece, gli eventi di quest'estate - chiosa invece Maestri - sottolineiamo come siano stati spesi ulteriori 500mila euro (in realtà sono 657mila ndr) per la posa di una necessaria barriera tra l'area delle manifestazioni ed il tracciato ferroviario per sostituire la staccionata lunga centinaia di metri, visti i rischi occorsi in occasione del concerto di Vasco con l'invasione della massicciata ferroviaria da parte del pubblico. E poi: l'evento a scopo benefico per la raccolta fondi (e altri mini concerti) ha comportato un investimento di 500mila euro, attraverso il Centro Servizi Santa Chiara, a fronte di 30mila euro di elargizioni benefiche. L'evento è stato pubblicizzato solamente pochi giorni: nessun organizzatore privato investirebbe simili cifre senza averlo adeguatamente promosso. L'ultimo concerto è stato quello di Mr. Rain con il costo complessivo che è lievitato a 800mila euro. La vice presidente reggente del Centro Servizi Santa Chiara, candidata tra le fila della Lega, ha firmato un contratto senza avere la copertura finanziaria, visto che in questo momento - essendo stata rinviata la nomina del nuovo presidente - non vi sarebbero nemmeno i numeri per approvare tale delibera. Qualcuno le ha già garantito i soldi? E poi il Centro Servizi Santa Chiara non dovrebbe sviluppare una propria politica culturale o è una cassa di risonanza per l'amministrazione provinciale?"

 

I numeri, imponenti, contenuti nell'esposto sono i seguenti: 110mila euro a carico del dipartimento protezione civile, foreste e fauna per sistemazione e allestimenti aree esterne e relative vie d'ingresso e di uscita, per vie d'accesso e di esodo da area e sale operative; 50mila euro per per interventi di ripristino post intervento, 100mila euro per gestione attività di volontariato e personale aggiuntivo, 350mila euro per costi comunali per gestione rifiuti e pulizia evento, canoni uso suolo pubblico e relativi costi comunali e spese connesse alla vigilanza, 179mila euro per spese connesse al sistema di gestione dei parcheggi e della mobilità, 200mila euro per indennizzi connessi alle occupazioni e per eventuali danni post evento, 48mila euro per assistenza attività di soccorso e vigilanza comprese le attrezzature a supporto, 250mila euro a carico del dipartimento territori, trasporti, ambiente, energia e cooperazione per servizi di trasporto pubblico locale, 50mila euro per potenziamento servizi ferroviari, 120mila euro per a carico dell'Umst gestioni patrimoniali e motorizzazione civile per occupazioni suolo, tra cui canone aree di afflusso e deflusso arena, aree esterne e parcheggi, 50mila euro a carico del dipartimento infrastrutture rimborsi per esenzioni pedaggi autostradali Trento - Rovereto Nord, 97.600 euro a carico dell'Apss per attività di soccorso sanitario. Per un totale di spesa di 1 milione e 604.600 euro. A tali costi vanno aggiunti poi 2 milioni e 991.338 euro per la realizzazione delle tre fasi dell'area San Vincenzo, 31.720 euro per servizi di ingegneria per la modellazione dell'esodo in emergenza e 23.821 euro per la locazione di alcuni fondi privati contigui all'area San Vincenzo.

 

La cifra sale dunque a 4 milioni e 651.479 euro e, quantificando per difetto il costo del personale della Provincia e non solo (vedi le forze dell'ordine) - si legge ancora nell'esposto - si ritiene congruo aggiungere un ulteriore costo di 1 milione e 500mila euro (compreso l'uso dei macchinari utilizzati) che porta la cifra presuntiva ad un totale di 6 milioni e 151.479 euro. A fronte di tutto questo risulta un ricavo pari a circa 450mila euro da proventi dei 25mila parcheggi attivati a pagamento, visto che alla società Big Bang srl è stato garantito di essere l'unico soggetto che può direttamente - o tramite terzi - effettuare la somministrazione di cibo e bevande nell'area del concerto (così come per i "corner shop" temporanei). Lo stesso dicasi per i proventi dei parcheggi nell'area del concerto per un totale di 20mila posti e la corrispondenza, tramite Trentino Marketing, dei costi di sponsorizzazione del marchio "Trentino" durante la tourneè di Vasco Rossi. Manica e Maestri concludono sostenendo come le condizioni contrattuali stipulate dalla Provincia di Trento sono evidentemente sproporzionate e non usuali.

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