"La Lega? Ha smesso di ascoltare il territorio", Leonardo Divan in campo per Divina: ''Avevano detto 'sgombreremo il Centro sociale Bruno' ed è ancora lì"
Consigliere comunale di Rovereto, Leonardo Divan 22 anni, sarà candidato nella lista "Alternativa popolare per il Trentino" a sostegno di Sergio Divina. Sul tema della Sanità spiega: "L'assessora Stefania Segnana non è del settore e non ne comprende le esigenze"

TRENTO. “La Lega? Me ne sono andato. Mi sono accorto in questi anni che le risposte che attendevano i cittadini non sono arrivate oppure sono arrivate in malo modo”. Leonardo Divan, consigliere comunale di Rovereto, fra i giovani candidati alle elezioni provinciali sarà in campo nella lista “Alternativa popolare per il Trentino” a sostegno dell'ex senatore Sergio Divina. Si tratta di una lista che vede al suo interno diverse esperienze amministrative e non solo.
“Entrambi gli altri schieramenti – spiega Divan – sono litigiosi fra di loro e al loro interno. Abbiamo invece bisogno di chi non guarda ai propri interessi personali ma pensa prima di tutto al Trentino”.
Consigliere Divan lei ha deciso di lasciare la Lega di Salvini dopo diversi anni di militanza e dopo l'elezione al consiglio di Rovereto. Come mai?
E' stato un distacco doloroso ma consumato non in occasione di queste elezioni. Mi sono reso conto che in questi anni le risposte che la popolazione attendeva da questa Lega non sono arrivate. Per questo ho maturato la necessità di imboccare un'altra strada. Il 'fare squadra' usato come motto sia dal segretario federale che da diversi consiglieri provinciali leghisti si è dimostrato un motto astratto.
Da parte sua quindi una bocciatura su questi 5 anni di governo leghista della Provincia.
Il mio giudizio è insufficiente. Non possiamo nascondere il fatto che ci sono state difficoltà importanti che non sono dipese dalla Giunta provinciale e che hanno creato non pochi problemi. Ma non possiamo nemmeno nascondere l'incompetenza e l'inconcludenza dietro emergenze.
Nell amia militanza giovanile, per esempio, uno dei temi sentiti era il tanto atteso “sgombreremo il Centro sociale Bruno”. Non solo non è stato fatto ma il centro si è anche ampliato. Questo senso di sconfitta l'ho sentito molto e non sono stato l'unico. Anche tante altre piccole cose che non sono state portate a termine.
Poi se parliamo di misure posso citare il trasportato pubblico. Abbiamo visto aiuti agli studenti e servizi gratuiti per gli anziani. Ma se il trasporto pubblico non funziona a cosa servono. Inutile fare 'regali' se poi non funziona il servizio che dovrebbe essere invece più serio e qualificato.
Lei è stato anche presidente della Consulta provinciale degli studenti. Uno dei temi di cui si discute oggi è quello del caro affitti. Che idea si è fatto ?
Purtroppo le risposte sono mancate. E' un tema molto serio e di cui mi interesso. Gli affitti ad oggi hanno raggiunto prezzi assolutamente fuori mercato.
Avremmo bisogno di una provincia molto più partecipe. Non solo una questione economica ma occorre battere un colpo. Su determinate tematiche non possiamo addossare alla Pat tutte le responsabilità ma quello che è mancato è il fare cabina di regia, di connettore di idee e le realtà private. La Pat dovrebbe essere a fianco degli studenti ma questo è mancato.
C'è anche il tema della Sanità.
Si e deve tornare ad essere un tema centrale. I temi importanti per noi sono questo, lo sviluppo economico, il sociale e la sicurezza. Nella sanità purtroppo siamo tornati indietro e questo è iniziato già con la Giunta Rossi. L'assessora Stefania Segnana non è del settore e non ne comprende le esigenze.
C'è la necessità di invertire questa rotta ma non sarà facile. Ci sono molti progetti da concretizzare a partire dal nuovo ospedale di Trento ma anche il S. Carmine di Rovereto. Oggi nella nostra provincia abbiamo bisogno almeno di una nuova struttura che possa accogliere le tante necessità che ci sono e che attualmente non vengono soddisfatte. I tempi di attesa non possono essere quelli che vogliamo oggi, serve riformare il Cup. Bisogna ragionare non solo di spese ma anche di servizio offerto. Il Trentino deve tornare ad essere all'avanguardia.
Non sono poche, insomma, le cose che in questi anni non sono funzionate. Che mutazione crede abbia avuto la Lega? Si è allontanata dai cittadini?
La Lega non si è allontanata dal territorio ma semplicemente ha smesso ormai di ascoltarlo. E' una presenza fine a se stessa.