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Primarie Pd, Bonaccini arriva a Trento: "Il nostro partito deve tornare a far sognare. Pronto a dare subito una mano, anche se non dovessi vincere: siamo una famiglia"
L'evento "Energia popolare" si è tenuto al teatro Cuminetti, con oltre 200 persone in sala. Bonaccini: "Voglio un Pd più 'popolare', cioè che stia dove la gente lavora, studia, si cura, si diverte. Serve un partito che torni di più sul territorio. Chi non prevale deve un minuto dopo abbracciare chi ha vinto e dire che stanno insieme"

TRENTO. "Il Pd deve tornare a far sognare perché se la sinistra non fa sognare non esiste in natura. Io vengo da una terra dove mi hanno insegnato che i sogni però o si trasformano in realtà o le più grandi ambizioni che hai possono realizzarsi". Con queste parole Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e in corsa per la segreteria del Pd, si presenta al Teatro Cuminetti di Trento per l'incontro "Energia popolare" in sostegno alla sua candidatura.
"Voglio un Pd più 'popolare', cioè che stia dove la gente lavora, studia, si cura, si diverte. Serve un partito che torni di più sul territorio, dove io pescherò per creare un nuovo gruppo dirigente", aggiunge il candidato emiliano.
A contendersi la guida del partito di centrosinistra altri 3 nomi oltre al suo: Elly Schlein, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo, impegnati in un percorso sul territorio nazionale che porterà alle primarie del prossimo 26 febbraio. Per Bonaccini il Trentino-Alto Adige è stata una delle prime regioni coinvolte nel suo tour.
Ad accoglierlo a Trento, il 31 gennaio (di ritorno dall'Alto Adige), oltre 200 persone nella sala del teatro Cuminetti. Il presidente emiliano gode dell'appoggio di diverse personalità politiche di spicco del centrosinistra trentino, come i consiglieri provinciali Alessandro Olivi, Lucia Maestri, Giorgio Tonini, Luca Zeni; il sindaco di Arco Alessandro Betta; le assessore in comune di Trento Elisabetta Bozzarelli e Mariachiara Franzoia e gli assessori di Arco Gabriele Andreasi e Dario Ioppi; il vicesindaco di Lavis Luca Paolazzi; l’assessora del comune di Cavedago Lucia Zeni e la vicesindaco di Altavalle Vera Rossi. Mentre al Comitato altoatesino hanno aderito tra gli altri Carlo Costa, Antonella Costanzo, Sandro Repetto, Alessandro Huber, Monica Bonomini, Renate Prader, Monica Franch, Christian Tommasini, Gianclaudio Bressa.
"Noi, come anche qui a Trento, abbiamo una classe dirigente diffusa e 'allenata' dai cittadini, che non ha nessun altra forza politica", aggiunge Bonaccini.
"Le primarie sono uno strumento, sarà poi il territorio a decidere se utilizzarle o meno - conclude -. Deve però valere un principio: chi non prevale deve un minuto dopo abbracciare chi ha vinto e dire che stanno insieme. Se dovessi diventare segretario nazionale io chiederò a Schlein, Cuperlo e De Micheli di dami una mano già dal giorno dopo. Se dovesse prevalere uno di loro io il giorno successivo, senza chiedere niente per me, sarei pronto a dare una mano se loro lo vorranno perché siamo una famiglia".