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Provinciali, è rottura fra Valcanover e +Europa. Schuster: ''Dispiace assenza dialogo con Azione e Italia Viva. Posizione non condivisa su Valduga''

Valcanover, che si trova anche oggi al tavolo del centrosinistra, nelle scorse settimane aveva espresso il proprio apprezzamento per la consigliera provinciale Paola Demagri salvo poi negli ultimi giorni cambiare opinione avvicinandosi all'idea di candidare Francesco Valduga. Un cambio che evidentemente non ha condiviso con il movimento che rappresenta

Pubblicato il - 28 marzo 2023 - 17:49

TRENTO. “Il gruppo di iscritte e iscritti di +Europa di Trento non condivide la posizione recentemente espressa da Fabio Valcanover a nome di +Europa al tavolo di coalizione, posizione che il gruppo apprende peraltro dagli organi di stampa, non essendovi alcun confronto con gli iscritti sul territorio”. Mentre nella sede del Partito Democratico in queste ore si è riunito il tavolo di coalizione ristretto per la scelta del candidato presidente, si consuma la rottura fra l'avvocato Fabio Valcanover e +Europa di Trento dell'avvocato Alexander Schuster.

 

Valcanover, che si trova anche oggi al tavolo del centrosinistra, nelle scorse settimane aveva espresso il proprio apprezzamento per la consigliera provinciale Paola Demagri salvo poi negli ultimi giorni cambiare opinione avvicinandosi all'idea di candidare Francesco Valduga. Un cambio che evidentemente non ha condiviso con il movimento che rappresenta.

 

“Il gruppo di Trento – spiega in una nota Schuster - attivo sin dal primo congresso del 2019, ha sempre cercato di favorire un dialogo in particolare con Azione e Italia Viva e ciò sin dalle comunali di Trento, occasione nella quale è stata ideata la lista +Trento Viva. Esprimiamo quindi dispiacere nel vedere che al tavolo vi è una contrapposizione fra +Europa per come rappresentata da Fabio Valcanover e Azione e Italia Viva, senza che nemmeno vi siano stati tentativi di cercare un dialogo e una posizione unitaria”.

 

Quanto a candidato e posizioni valoriali, il gruppo di Trento di + Europa si dice “perplesso di fronte al fatto che sia sostenuto un candidato senza fissare una cornice di valori. Ad esempio, nel 2018 Valduga negò il patrocinio al Dolomiti Pride, senza che, a differenza di altri, sia noto un suo ripensamento su questa non condivisibile scelta”.

 

Il sostegno ad un candidato – continua la nota di +Europa “ implica sovente anche un posizionamento in vista delle future liste e alleanze elettorali. Si tratta di scelte che non competono al Segretario, bensì alla Direzione nazionale. È stato quindi chiesto che quest’organo si interessi quanto prima del contesto trentino”.

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