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Scialpinismo in Bondone, via libera del Comune. Maestranzi: "Siamo i primi e i tre tracciati sono già sulla carta"
L'assestamento di bilancio prevede altri quattro interventi per uno stanziamento di circa 400 mila euro. In progetto rugby e football americano a Candriai. E sulla funivia Trento-Bondone aggiunge: "In autunno si gioca anche questa partita"

TRENTO. Eppur si muove. Anche il Bondone batte un colpo, anzi cinque. L'assestamento di bilancio non regala solo il bike park al parco Montello (Qui articolo), ma anche alla montagna cittadina i primi cinque, tanto attesi, interventi tra Candriai e Vason per l'importo di circa 400 mila euro.
Il più interessante? Sicuramente quello relativo allo scialpinismo. Ma ci sono anche quelli per riordinare e abbellire Vason, che comprende l'ampliamento della superficie del campo primi passi, lo spostamento della casetta dei vigili e la riedificazione in zona Bondonero. In progetto anche la sistemazione del campo da calcio e da basket di Candriai e nuove mappe escursionistiche estive e invernali a cura dell'Apt, alla quale verrà dato supporto economico.
Si parte dallo scialpinismo, una pratica che si è intensificata negli ultimi anni anche sul Bondone per il bacino d'utenza della comunità territoriale che può contare oltre 120 mila abitanti, la facilità di accesso ai percorsi e la vicinanza ai centri abitati, senza dimenticare la conformazione dei percorsi non particolarmente difficili e la presenza di strutture ricettive e esercizi pubblici aperti a monte dei vari itinerari. Inoltre si stima che tra i prossimi 5 e 7 anni, le persone che frequenteranno la montagna pelle di foca ai piedi subirà un incremento del 50% ('La nuova giovinezza dello scialpinismo' di Reiner Gerstner, brand manager del gruppo Salewa/Oberalp - 2013, ndr).
"Abbiamo creato una rete - spiega Dario Maestranzi, consigliere in orbita Patt e delegato al Bondone - capace di coinvolgere anche le associazioni interessate. Tutto questo al fine di garantire la massima sicurezza a tutti i fruitori, senza dimenticare la tutela degli attori in causa. La pratica dello sci alpinismo è già una realtà e vogliamo essere i primi a ufficializzare questa possibilità: abbiamo trovato la quadra e il sostegno della polizia municipale ha chiuso i giochi".
Manca poco quindi, anzi pochissimo: Comune, società impianti Trento Funivie e Provincia sono d'accordo, ora si deve solo attendere l'ordinanza del sindaco Alessandra Andreatta, a quel punto il dado sarà definitivamente tratto. "I percorsi - aggiunge il delegato - sono tre e si snodano tra malga Mezzavia, Vaneze (due) e arrivo a cima Palon, tutti sicuri e ben segnalati: lo scialpinismo è un valore aggiunto alla montagna, che si adegua per prima alle nuove esigenze e amplia l'offerta che questo territorio può garantire alla collettività e ai turisti". Se non è una rivoluzione in materia, ci siamo vicini (Qui articolo completo con le ipotesi di percorso).
Interessante anche il rifacimento del campo a Candriai: "Abbiamo - dice Maestranzi - diversi pareri positivi, dall'Asis ai servizi edili, dal servizio Parchi e giardini a residenti e operatori della località, ma anche della squadra di calcio di Sardagna".
A questi si aggiungono gli appoggi formali della Federazione di rugby, così come delle società Rugby Trento e Trento Thunders (football americano). "Un campo - commenta il consigliere - multi-disciplina in erba naturale. L'idea è quella di essere forti in queste nicchie di sport e diventare un punto di riferimento almeno per il Triveneto, anche in ottica ritiri: non è facile trovare un campo a mille metri di quota e vicino alla città. Questo progetto si inserisce anche e soprattutto per migliorare l'offerta delle tante colonie e summer camp in località".
Nel frattempo nei giorni scorsi è stata siglata l'intesa tra le Province di Bolzano e Belluno, i Comuni di Sesto e Comelico Superiore per realizzare nuove infrastrutture. A bilancio circa 50 milioni di euro (70% pubblico, 30% privato) per collegare e realizzare nuovi impianti di collegamento. Lato Bondone, l'amministrazione comunale ha concluso invece il conferimento dell'incarico di studio e predisposizione del piano di sviluppo urbanistico, ambientale e turistico della montagna: il masterplan.
La migliore offerta complessiva è quella presentata dall'architetto Alessandro Oliveri (punteggio totale di 98,09 su 100 punti disponibili), con sede a Milano, per l'importo netto offerto di 28.080 euro (importo netto) rispetto alla base di gara di 39 mila euro.
Ma la partita grande impianto? "Un passo per volta - evidenzia il delegato - ora l'obiettivo è quello di tracciare una rotta e quindi l'intenzione è quello di almeno prevedere la funivia dal punto di vista urbanistico, che non costa nulla. Queste decisioni deve rientrare in una logica complessiva, trovare sintesi e chiarezza di dove andare e che futuro possiamo dare alla montagna. L'incertezza, al contrario, fa emergere diffidenze e pessimismi. Mi lasci dire che bisogna inoltre superare anche quello spirito trentino che non vuole analizzare e confrontarsi: va bene il 'No', ma deve essere motivato e giustificato".
E si guarda a Innsbruck, Malcesine e tutte quelle località che alla funivia ci credono e ci hanno creduto: "I bilanci - conclude Maestranzi - di queste opere sono tutte in attivo, le tariffe sono calibrate tra residente e turista, i vantaggi enormi. Il compito dell'amministrazione è quello di fornire dati seri, numeri precisi e quindi certezze per attirare gli investitori privati, senza dimenticare che queste opere generano posti di lavoro, economia e indotto. Quando saremo pronti faremo un evento pubblico e i cittadini potranno vedere progetti e rendering, adesso guardiamo a questo autunno e alla prossima seduta di bilancio".