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Dai vaccini all'operazione ''End Polio Now'' del Rotary, al Festival dell'Economia ''l'azione globale di un'organizzazione no profit''
Domani alle 15 l'incontro alla Fondazione Bruno Kessler in via Santa Croce con il presidente del Rotary Trento Massimo Fedrizzi, il direttore sanitario dell'Apss Claudio Dario e la dottoressa Maria Grazia Zuccali

TRENTO. Si chiama ''Azione globale di un’organizzazione no profit'' e sarà un incontro che cercherà di analizzare le incredibili potenzialità di un'associazione internazionale qual è il Rotary partendo dall'esempio straordinario di azione contro la Poliomielite che negli ultimi 30 anni ha visto debellata questa debilitante malattia in gran parte del mondo. Presente all'incontro, che sarà moderato dal direttore de il Dolomiti, Luca Pianesi, il presidente del Rotary Club Trento Massimo Fedrizzi e con lui dialogheranno anche Claudio Dario, direttore sanitario dell'Apss, e la dottoressa Maria Grazia Zuccali medico di igiene e sanità pubblica dell'Apss.
Il focus della conferenza, che si terrà alle 15 nella sala conferenze della Fondazione Bruno Kessler, e che fa parte del ciclo di incontri del Festival dell'Economia, sarà, quindi il progetto ''End Polio Now'' partito nel 1985 su scala mondiale che ha visto, oltre al Rotary, nel tempo, la collaborazione tra settori pubblici e privati per la realizzazione di un obiettivo umanitario. Grazie alle azioni d’immunizzazione condotte in collaborazione con l’Oms e l’Unicef, Cdc (Center of Disease Control, USA), Bill and Melinda Gates Foundation, nell’arco di trenta’anni si sono potuti ridurre del 99% i casi di poliomielite riuscendo a vaccinare, dal 1988 ad oggi, due miliardi di bambini salvati, così, dalla paralisi infantile.
Si parlerà, quindi, del ruolo cruciale che hanno i vaccini per preservare l'umanità da malattie terribili che fino a poche decine di anni fa mietevano vittime e menomavano persone in tutto il mondo e si farà il punto sullo stato dell'arte in Italia e anche in Trentino. Le percentuali di copertura vaccinale, grazie all’obbligo introdotto dal decreto Lorenzin, sono fortunatamente tornate a crescere e se nel 2015 erano appena 328 i comuni in cui si era raggiunta la soglia di immunità di gregge per il morbillo, a fine 2018 si era arrivati a 2.697 comuni (come evidenziato da una bellissima inchiesta condotta da Wired).

Una quota molto più alta ma che rappresenta il 38,8% dei comuni censiti. E poi ci sono il 94,2% dei comuni dove non si raggiunge la copertura per il meningococco C e un comune su tre che non arriva al 95% di vaccinati contro la poliomielite e il tetano. Questo a livello nazionale, mentre a livello locale si assiste al curioso caso dell'Alto Adige terra di irriducibili no vax. La provincia di Bolzano risulta, infatti, sempre ultima in tutte le graduatorie mentre il vicino Trentino, dove le leggi nazionali sono state recepite in maniera più impattante, è riuscito ad alzare i parametri di copertura raggiungendo in moltissimi casi la soglia del 95%.