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L'impegno del Rotary per debellare la poliomielite nel mondo e l'importanza dei vaccini per la nostra salute al Festival dell'Economia

Ieri l'incontro alla Fondazione Bruno Kessler ha visto una buona partecipazione di pubblico con domande e interventi. Presenti tra i relatori il presidente del Rotary Club Trento Fedrizzi, il direttore dell'Apss Dario e la dottoressa Zuccali

Pubblicato il - 02 giugno 2019 - 17:43

TRENTO. Il Rotary, la lotta alla poliomielite e l'importanza dei vaccini. Questo il focus dell'evento ''L'azione globale di un'organizzazione no profit'' tenutosi, nell'ambito del Festival dell'Economia, ieri pomeriggio nella sala dell'Fbk di via Santa Croce. Una sala partecipe e attenta intervenuta, poi, nel finale con domande e considerazioni. Seduti al tavolo dei relatori il presidente del Rotary Club Trento Massimo Fedrizzi, il direttore sanitario dell'Apss Claudio Dario, il medico d'igiene e sanità pubblica dell'Apss Maria Grazia Zuccali e il direttore del nostro giornale, il Dolomiti, Luca Pianesi che ha moderato il dibattito.

 

Tra gli argomenti trattati anche quello della copertura vaccinale che in Trentino, dopo l'introduzione della legge Lorenzin, sta tornando vicina alla soglia del 95% ritenuta garanzia per evitare pericolosi ritorni di malattie terribili, di come in Alto Adige, invece, si resti lontanissimi da queste percentuali (addirittura Merano è l'ultimo comune in Italia per copertura per quasi tutti i vaccini). La spiegazione di ciò hanno provato a darla Dario e Pianesi spiegando da un lato che in provincia di Bolzano vi è un generale basso utilizzo di farmaci e che vivendo in un contesto dove la qualità della vita è molto alta (si fa tanto sport, si mangia bene, c'è un alto livello di benessere) non si percepisce l'importanza di un vaccino che è strumento di prevenzione e quindi non va ad innestarsi su un problema chiaramente visibili e di immediata percezione. Dall'altro vi è il tema dell'autonomia ''spinta'' dall'Italia. La Legge Lorenzin, forse, è stata vista come un'imposizione dell'autorità nazionale nelle quotidiane scelte e decisioni dei privati. 

 

Si è quindi riflettuto sull'importanza dei vaccini in generale e di come vengono affrontati dubbi e resistenze con la dottoressa Zuccali. E si è parlato della fake news che ha influenzato moltissime persone nel mondo a partire dalla fine degli anni '90 in tema di vaccini: quella che è stata definita dagli esperti ''la truffa medica più dannosa degli ultimi 100 anni'' quella creata dal medico Andrew Wakefield (poi radiato dall'albo) che aveva teorizzato un legame tra vaccino Mpr (morbillo, parotite e rosolia) e sviluppo di autismo e malattie intestinali dando impulso al movimento 'no-vax'. Si scoprì che lo studio era stato costruito ad arte e che Wakefield aveva, in quegli anni, guarda caso, registrato un brevetto per un nuovo vaccino contro il morbillo   

 

E stato così spiegato che il Rotary è un’organizzazione no profit, una rete globale di 1,2 milioni di uomini e donne impegnati nella società. È composta da amici, professionisti, imprenditori e altre persone che credono in un mondo dove tutti i popoli, insieme, promuovono cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine e in quelle lontane. Fondato nel 1905 da Paul Harris, il Rotary con i suoi oltre 33.000 club nel mondo è impegnato in sei aree di azione: promuovere la pace, combattere le malattie, fornire acqua e servizi igenici, proteggere madri e bambini, sostenere l'istruzione e sviluppare le economie locali.

 

Lo strumento operativo per le azioni umanitarie è la Fondazione Rotary, che trasforma le donazioni raccolte in progetti che prendono vita a livello locale e internazionale. Fin dalla sua creazione, avvenuta più di 100 anni fa, la Fondazione ha speso oltre 4 miliardi di dollari in progetti sostenibili e capaci di cambiare la qualità della vita delle persone deboli.

 

Il principale progetto della Fondazione Rotary si chiama "End Polio Now", che ha l'obiettivo di eliminare completamente la poliomielite nel mondo. Una patologia virale che riguarda gli arti, altamente contagiosa e diffusa da individuo a individuo principalmente per via oro-fecale, che induce a paralisi flaccida. La malattia colpisce soprattutto in età infantile, anche se dalla seconda metà dell’800 è diventata sempre più aggressiva, colpendo anche adolescenti e adulti. Dalla fine degli anni '80 è stato svolto un prezioso lavoro di eradicazione della poliomielite. Nel 1988 nel mondo erano registrati ben 350.000 casi in 125 Paesi considerati endemici.

 

Nel 2016 i casi si sono ridotti a 34 persone malate di polio in tre paesi considerati tuttora endemici (Afghanistan, Nigeria e Pakistan). Al momento ci sono alcuni Stati africani considerati a rischio di scoppio (i cosiddetti "outbreak"), mentre altri vengono classificati come "a rischio reintroduzione". La poliomielite è una malattia prevenibile tramite i vaccini. Con l'inizio della vaccinazione di massa a partire dagli anni '60, in Italia i casi di polio indigena si sono ridotti a zero. I vaccini antipolio sono due: OPV (vaccino Sabin orale  costituito da 3 virus viventi attenuati) e IPV (vaccino Salk iniettivo costituito da 3 virus inattivati con formaldeide).

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