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Via libera all’elettrificazione della Valsugana entro il 2025, ma i soldi bastano solo fino a Primolano
Per l’elettrificazione dell’ultimo tratto con il Veneto si dovrà aspettare lo stanziamento di nuovi fondi perché le dimensioni delle gallerie richiedono un intervento particolarmente oneroso. Rfi: “Con la riorganizzazione dei servizi dell’intera linea si può prevedere comunque un incremento dell’offerta tra Primolano e Trento”

TRENTO. Dell’elettrificazione della linea ferroviaria della Valsugana se ne parla da molto tempo, ma stando a quanto affermato dall’ingegnere Christian Colaneri, della direzione commerciale di Rfi, questa volta si farà davvero. Ma c’è di più, stando a quanto riferito all’incontro dell’altro giorno sul completamento delle tratte di accesso al tunnel di base del Brennero e alla mobilità in Trentino, tenutosi in Provincia a Trento ci sarebbe anche una data di fine lavori, prevista per il 2025.
“Attualmente la linea, di 95 chilometri, non è elettrificata, e permette il passaggio di 50 treni al giorno – spiega Colaneri – lo stanziamento della Provincia di 60 milioni di euro permetterà di elettrificare il tratto compreso tra Trento e Primolano prima delle Olimpiadi invernali di Cortina, nel 2026, e di rimodulare e sviluppare l'esercizio”.
La storia di questo progetto è sicuramente molto travagliata, per la prima volta se ne parlò ai tempi dell’approvazione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014‐2020 dove vennero stanziate le risorse finanziarie aggiuntive nazionali, destinate a finalità di riequilibrio economico e sociale, nonché a incentivi e investimenti pubblici. In cima alla lista degli interventi da eseguire sulle infrastrutture del comparto ferroviario, sotto la voce “Completamenti di itinerari già programmati” c’era proprio l’elettrificazione linea Trento‐Bassano.
Sulla questione era intervenuto più volte anche il consigliere del Movimento 5 Stelle Filippo Degasperi, che con il suo gruppo era riuscito anche a far approvare un ordine del giorno che impegna la Giunta a “proporre e sostenere all’interno delle opere infrastrutturali in vista delle Olimpiadi 2026 il potenziamento e l'elettrificazione della linea ferroviaria della Valsugana all'interno della proposta di un anello delle Dolomiti – ma anche – ad attivarsi presso Refe Ferroviaria Italiana per l'immediata cantierizzazione dell'importo già stanziato e citato in premessa” (Articoli QUI e QUI).
L’intervento di elettrificazione oltre ai benefici di natura ambientale (attualmente i treni viaggiano a diesel) la linea consentirà un miglioramento dell’efficienza dell’intera tratta, una riorganizzazione degli orari e dei servizi della Valsugana ma anche un ipotetico collegamento tra Trento e Venezia. Per il momento però, quest’ultimo progetto, rimarrà solo sulla carta dal momento che i fondi stanziati saranno sufficienti per l’elettrificazione della tratta solo fino a Primolano (sponda trentina). L’intervento fino a Bassano del Grappa infatti, presenta notevoli difficoltà tecniche in particolare per quanto riguarda le gallerie (troppo basse) per completare l’elettrificazione dunque si dovrà aspettare che vengano stanziati nuovi fondi.
Ad ogni modo fa sapere Colaneri “con la riorganizzazione dei servizi dell’intera linea si può prevedere comunque un incremento dell’offerta tra Primolano e Trento”. Dopo tanta attesa dunque da Rfi arriva finalmente un segno importante che conferma la volontà di investire su questa tratta dove sono previsti interventi di potenziamento per incrementarne l’efficienza e migliorare le connessioni con il Veneto. A margine della conferenza, il direttore commerciale di Rfi ha parlato anche di un gruppo di lavoro tecnico che sta studiando il collegamento della tratta verso Feltre, per un tratto di 20 chilometri, di cui 10 in galleria: “Si tratterebbe del primo tassello del famoso Ring delle Dolomiti – ha concluso – certo questa non è una partita facile ma a noi le sfide sono sempre piaciute”.