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In Trentino la Valdastico e nel Bellunese l'A27: rispunta il completamento fino all'Austria? ''Pensiamo ai progetti concreti, priorità alle opere di Olimpiadi e Mondiali''
Il progetto del completamento dell'A27 fino in Austria è ritornano sul tavolo. Il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin: "Si parla di questa opera da 50 anni, Cadore e Comelico sono contrari a questa infrastruttura. Restiamo concentrati sulle priorità del territorio"

BELLUNO. "Dobbiamo pensare ai progetti concreti e attuali". A dirlo Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, in riferimento al completamento dell'A27 verso l'Austria. "Le priorità sono quelle di terminare le opere per le Olimpiadi 2026 Milano-Cortina e quelle per i mondiali di sci".
Il completamento dell'A27 è ritornato sul tavolo. Un progetto per collegare Venezia e Monaco che affonda le radici al 1969 con un progetto deliberato dai Comuni interessati e un parere favorevole del 70% della popolazione. All'epoca erano pronti pure i finanziamenti. Poi l'infrastruttura è diventata materia politica e tutto si è fermato.
Alla fine del 1972 l’autostrada è stata portata fino a Vittorio Veneto e nel 1995 fino a Pian di Vedoia a Ponte nelle Alpi. Manca il collegamento finale, quello che completerebbe un corridoio verso il Nord Europa con un tracciato alternativo a Brennero e Tarvisio.
Portare l'A27 almeno fino in Austria? L'idea è ritornata sul tavolo. Nel 2019 è stato fatto scadere un bando europeo da 100 milioni per la progettazione di grande opere infrastrutturali e oggi le risorse si potrebbero attingere dai fondi del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, soprattutto se dovesse esserci una revisione di questo strumento. Ma la partita sembra lontana dall'essere sbloccata.
"Sono ormai 50 anni che si parla di questo progetto - aggiunge Padrin - per molti un sogno e per altri invece un'opera che non deve essere portata avanti perché considerata obsoleta e anacronistica. In questo momento dobbiamo mantenere la barra dritta e sviluppare quei piani che possono essere messi a terra".
Le storie del completamento della Valdastico e dell'A27 sono molto simili. Negli anni Austria, Trentino, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia hanno negato il passaggio dell’autostrada sul territorio, forse qualcosa potrebbe cambiare a Vienna. Ma c'è la contrarietà dei territori. "C'è più di qualche perplessità nel Cadore e nel Comelico per ragioni ambientali e per molti altri motivi. Le infrastrutture - evidenzia il presidente della Provincia di Belluno - che migliorano la qualità della vita e che sono sostenibili sono le benvenute ma in questo caso siamo ancora indietro".
Un'altra ipotesi è quella di puntare sulla ferrovia. "Ma anche in questo caso è tutto molto ipotetico. Ripeto le infrastrutture possono migliorare la qualità della vita purché siano sostenibili dai punti di vista ambientale, economico e sociale. Adesso però dobbiamo concentrarci sui progetti che possono essere portati a termine, quelli per le Olimpiadi e i mondiali in primis e bisogna correre", conclude Padrin.