
Mutui bancari: come scegliere quello giusto per [...]

Da un angelo in ceramica creato 70 anni fa, ora Thun [...]

Covid, San Michele all'Adige lancia ''Biblio a casa [...]

ITASolidale, Solidea Onlus e Cassa Centrale Banca insieme [...]
"Storie di resistenza", la mostra che (ri)porta il 25 [...]

Sicurezza stradale, i ciclisti: ''Siamo troppo in mezzo [...]

A Brentonico le lezioni si svolgono anche al parco: [...]

A Bolzano il primo Parco Bioenergetico, l'energia degli [...]

Tra formazione e divertimento torna ''Polieticus'': [...]

I VIDEO. Da Naruto a Harry Potter fino agli squali a [...]
VIDEO. Dopo un mese di cure liberato un gufo reale al Parco naturale Adamello Brenta: non riusciva a camminare e mangiare, aveva un trauma cranico e una lesione all'occhio
L'animale era stato trovato il 29 marzo a bordo strada dopo un investimento, nonostante la quasi assenza di traffico per le restrizioni a causa del coronavirus. I forestali avevano consegnato il gufo reale al Centro Lipu per salvarlo. Dopo un mese si è innalzato in quota mostrando una apertura alare di 180 centimetri

PINZOLO. Dopo un intero mese di cure, un gufo reale è tornato a volare nel Parco naturale Adamello Brenta.
Un esemplare maschio adulto era stato trovato ferito il 29 marzo scorso a bordo strada sulle montagne di Carisolo da alcuni privati, i quali hanno subito contattato la stazione forestale di Pinzolo.
I forestali hanno, come da protocollo, consegnato l’animale al centro recupero Lipu di Trento per le cure del caso: le condizioni dell'animale erano gravi a causa di un investimento, nonostante il traffico quasi assente per le restrizioni imposte dalle autorità per fronteggiare la diffusione del coronavirus.
"Il gufo reale - commenta Sergio Merz, responsabile del Centro Lipu - presentava ferite agli arti, un trauma cranico e lesioni ad un occhio. Per almeno dieci giorni non è stato in grado di stare sulle zampe e di alimentarsi. Fortunatamente le radiografie eseguite dalla clinica veterinaria Animal care di Diego Sebastiani, che ci affianca in materia di fauna selvatica, hanno escluso fratture e questo ci ha dato la fermezza di proseguire con i tentativi per salvarlo".
(Il video di Silvia Nones della Lipu Trento)
Dopo venti giorni di cure farmacologiche e alimentazione forzata perché potesse acquisire una posizione stabile e dopo altri dieci giorni di riabilitazione nel tunnel di volo, il gufo è stato ritenuto nelle piene condizioni di salute per tornare in natura.
Nella giornata di lunedì 27 aprile, una piccola squadra composta dagli operatori Lipu e dai forestali della stazione di Pinzolo, ha liberato l'animale nella del ritrovamento.
Una delicata operazione che è stata eseguita senza difficoltà e il gufo reale si è innalzato in quota mostrando una magnifica apertura alare di 180 centimetri. Questo è il periodo della nidificazione per questa specie che vive in coppia, quindi è ipotizzabile che l’animale sia volato alla ricerca della propria "compagna". Una specie molto carismatica e caratteristica del Trentino, per nulla aggressivo nei confronti dell’uomo.