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Cercasi gestore per il Rifugio Nuvolau: il primo della storia delle Dolomiti
Dopo 47 anni di gestione a nome della famiglia Siorpaes, lo storico rifugio è in cerca di nuovo volti. Un'occasione unica per vivere nella storia, a contatto con una natura che qui diventa rude e maestosa, e accogliere i tanti escursionisti che con il cuore in gola avranno affrontato l'intrepida salita

TRENTO. Il Rifugio Nuvolau a 2 574 metri sul livello del mare fa parte della storia delle Dolomiti. Costruito nel 1883 dal Club alpino austro tedesco della sezione di Cortina d’Ampezzo sull'omonima vetta, fu il primo rifugio nella valle ma anche di tutte le Dolomiti. Oggi cerca un nuovo gestore che abbia nel cuore il vivere in ambienti difficili, non comuni, sopra il tetto del mondo.

Inaugurato l'11 agosto 1883, fu realizzato come segno di riconoscimento da parte di un colonnello tedesco giunto dalla Sassonia che, gravemente malato, trovò guarigione proprio nell’ampezzano. Il nome con cui fu originariamente chiamato era infatti “Sachsendank hütte”, rifugio della gratitudine sassone.
Luogo di ristoro di appena 12 metri quadrati, fu occupato dalle truppe italiane, fu però distrutto nel corso della prima guerra mondiale. Con l’immissione di Cortina d’Ampezzo nel Regno di Italia il rifugio passò di proprietà al Cai sezione di Cortina, che lo ampliò e lo riaprì nel 1930 con il nome di rifugio Nuvolau con cui è arrivato ai nostri giorni.

Oggi il Rifugio cambia di nuovo veste. La Sezione del Cai Cortina d’Ampezzo, dopo 47 anni di gestione a cura della famiglia Siorpaes, cerca nuovi volti con la formula dell’affitto d’azienda. Un'occasione unica per vivere nella storia, a contatto con una natura che qui diventa rude e maestosa, e accogliere i tanti escursionisti che con il cuore in gola avranno affrontato l'intrepida salita.
Una guida alpina, un membro del soccorso alpino o un accompagnatore escursionistico potrebbero configurare il candidato ideale al quale sarà richiesta anche la disponibilità a occuparsi del rifugio anche dal punto di vista della sua manutenzione.
Per potersi occupare di questo gioiello immerso nel panorama delle Dolomiti, gli interessati dovranno inviare le domande di candidatura entro il 15 febbraio 2021 trovando maggiori informazioni sul sito del Cai.