#Fuoricentro, quattro anni di impegno in Trentino per costruire comunità. Casagranda: ''Sul territorio riattivata una rete straordinaria''
L’8 settembre, a partire dalle ore 16, un evento diffuso su quattro territori per condividere l’esperienza triennale del progetto #Fuoricentro e confrontarsi sugli strumenti che possono supportare nuove alleanze educative territoriali

TRENTO. Mettere in relazione, costruire comunità, intrecci, nuovi rapporti per accompagnarsi assieme nella crescita giorno per giorno. E' un lavoro straordinario quello che è stato fatto negli ultimi quattro anni con il progetto “#Fuoricentro: coltiviamo le periferie” che ha permesso una innovazioni di reti pubblico - privato, con capofila la Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale, in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato del Trentino e anche il Servizio politiche sociali e servizio istruzione della Pat.
Protagoniste sono state le associazioni, le famiglie, i giovani di tre territori, la Bassa Valsugana e Tesino, l'Altopiano della Paganella e la Val di Fassa. Ma assieme a loro anche molti professionisti. L'impegno è stato quello di gettare un seme importante, quello che permetterà (in alcuni casi è già avvenuto), la costruzione di una comunità educante catalizzando cultura, sport, arte e tanto altro.
“E' stato un progetto sensazionale – ha spiegato Giorgio Casagranda, presidente del Centro Servizi Volontariato del Trentino – che ci ha permesso di entrare in contatto con tantissime persone, a partire dai giovani con le scuole ma anche molte famiglie. Ci ha consentito di riattivare una rete di associazioni, di uscire da Trento e ritornare fra la comunità in periferia per costruire qualcosa di importante”.
La conclusione di questo percorso si terrà con un workshop diffuso su 4 territori: al Mart di Rovereto, al Bar educante di San Giovanni di Fassa, al Comune di Andalo e alla sede della Comunità Valsugana e Tesino a Borgo.

L’ 8 settembre con "Coltiviamo il cambiamento - per costruire comunità educanti", il progetto #Fuoricentro punta a coinvolgere attorno al tema delle innovazioni educative territoriali i principali soggetti che vivono l'impegno di partecipare e contribuire alla crescita educativa, culturale e sociale delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi, degli stessi adulti e delle comunità in cui operano: istituzioni pubbliche e private, cooperative sociali e istituti scolastici, professionisti dell’educazione e del community building. Un percorso iniziato nel 2018 in tre comunità “non al centro” e che vuole ribadire con questa proposta formativa conclusiva l’importanza del dialogo e del confronto fra territori.
Stiamo parlando di uno degli 86 progetti selezionati dall’impresa sociale 'Con i Bambini' di Roma (unico in Trentino Alto Adige) attraverso il bando 'Adolescenza' nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. È tra le prime dieci buone prassi italiane.
Per capire l'importanza basta osservarne i numeri che sono stati fatti in questi quattro anni di impegno per promuovere l’attivazione di “comunità educanti” e dare vita ad alleanze educative territoriali sperimentando nuovi modelli di welfare comunitario. Un percorso di intenso scambio fra pubblico e privato, fra istituzioni profit e no profit, che nonostante la pandemia ancora in corso ha promosso 68 attività coinvolgendo 832 minori, 188 genitori, 82 insegnanti e oltre 1200 cittadini e attori della comunità educante anche grazie all’esperienza e all’incontro con 40 professionisti del territorio.
“Anche sul nostro territorio provinciale – ci spiega Mirella Maturo, responsabile del progetto – ci sono paesi più lenti nei processi innovati rispetto agli altri dove invece hanno già al loro interno tantissima innovazione. Ma serve anche contaminazione, servono scambi di professionalità che vanno ad arricchire e riattivare quel processo di comunità educanda sul quale abbiamo puntato. I risultati ci sono stati, basta pensare che nel corso di questi anni abbiamo creato con le comunità ben 68 microprogetti senza contare le tantissime relazioni che hanno permesso ad ogni territorio di arricchirsi”.
Momento saliente del workshop sarà rappresentato dalla presentazione ai partecipanti del "Kit della comunità educante", una vera e propria cassetta degli attrezzi dell’innovazione progettuale per favorire idee, processi e prassi che si pongono l'obiettivo di attivare comunità educanti.
Al centro della proposta laboratoriale diffusa sui 4 territori saranno nello specifico proprio Il Manifesto e la Carta delle comunità educanti: due degli strumenti presenti realizzati e ideati da #Fuoricentro in collaborazione con Pares attraverso una serie di incontri di co-progettazione che hanno visto protagonisti cittadini e famiglie, bambini e ragazzi, insegnanti e dirigenti scolastici, rappresentanti di organizzazioni di volontariato, culturali e sportive, cooperative sociali, operatrici e operatori dei servizi alla persona dei comuni e delle comunità di valle coinvolti, bibliotecari e operatori culturali, operatori economici del territorio, amministratori locali.
“Quello di comunità educante – ha concluso Donatella Turrina, presidente della Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale - è un concetto centrale, in un momento nel quale troppo spesso le famiglie si sentono sole e le scuole si sentono sovraccaricate di compiti non loro e per i quali non sempre dispongono delle competenze necessarie. In questo senso, è la comunità tutta che deve farsi carico, anche attraverso sperimentazioni di innovazione educativa, di una crescita attenta ai bisogni, alle esigenze, al potenziale inespresso e anche ai disagi di ciascuno”.
Il programma di Coltiviamo il cambiamento per l'8 settembre
16.00 – 16.45
PRESENTAZIONE PROGETTO #FUORICENTRO
MIRMIRELLA MATURO, coordinatrice progetto #Fuoricentro
COMUNITÀ EDUCANTI E LOTTA ALLA POVERTÀ EDUCATIVA
MARCO ROSSI DORIA, presidente Fondazione Con i Bambini – in diretta streaming
VALUTARE IL CAMBIAMENTO
FRANCESCO PISANU, Dipartimento della conoscenza Provincia autonoma di Trento
COMUNITÀ EDUCANTI & CAMBIAMENTO
MARILISA DE LUCA, Servizio politiche sociali Provincia autonoma di Trento
16.45 – 18.10
IL MANIFESTO E LA CARTA DELLA COMUNITÀ EDUCANTE
GRAZIANO MAINO, Pares
COSTRUIRE COMUNITÀ EDUCANTI – WORKSHOP
Laboratorio diffuso con i territori coinvolti nel progetto #Fuoricentro
a cura di Pares
18.00 -18.10
COMMUNITY BUILDERS - LE CARD EDUCANTI DI #FUORICENTRO
CARLO TAMANINI, Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
18.10 – 18.30
SALUTI ISTITUZIONALI
18.30 – 19.30
BUFFET e DISTRIBUZIONE DEL “KIT DELLA COMUNITA’ EDUCANTE”