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La Fondazione Caritro stanzia 3,6 milioni per la ripartenza economica e riconferma l'impegno per il 2021
Tra interventi nel sociale, nell'educazione, nella ricerca e nella cultura, a Fondazione Caritro redistribuisce le risorse all'interno del territorio, cercando di favorire una ripartenza dopo la crisi in corso. Il presidente Bondi: "La nostra realtà persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico con l’obiettivo di creare valore sul territorio della Provincia di Trento. Il tessuto trentino è il vero protagonista di questo rilancio"

TRENTO. 3,6 milioni di euro è la cifra messa in campo dalla Fondazione Caritro allo scopo di fronteggiare la crisi causata dalla pandemia e favorire la ripartenza. Di questi 3,6 milioni, allocati come misura straordinaria negli ultimi 12 mesi, 2,7 sono già stati deliberati per un ventaglio di iniziative riguardanti i diversi settori istituzionali.
Nel corso delle prossime settimane l’Istituto di via Calepina intende anche pubblicare alcuni video per spiegare nel dettaglio le varie azioni. “Le voci dei protagonisti – commenta Mauro Bondi, Presidente della Fondazione” – possono raccontare meglio le iniziative e le ricadute concrete dei progetti. La nostra realtà persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico con l’obiettivo di creare valore sul territorio della Provincia di Trento. Il tessuto trentino è il vero protagonista di questo rilancio attraverso la resilienza, la laboriosità e l’impegno del capitale umano”.
Tutte le operazioni pianificate dalla Fondazione sono state confermate, anzi l’erogazione dei finanziamenti è stata accelerata per sostenere le realtà maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria e dal lockdown ad essa correlato. Inoltre sono state avviate anche una serie di nuove iniziative nei settori della ricerca, dell’istruzione, della cultura e del sociale.
Per la ricerca sono stati accolti quattro progetti, come “Sentirsi forti per superare le difficoltà nella ripartenza della scuola”, “Best-Dad” e “Scot”. Questi mirano a compiere interventi a 360 gradi: dalla riuscita scolastica alla formazione dei docenti, dalle piattaforme per gli alunni con bisogni educativi speciali al training cognitivo e sociale per le persone anziane.
Nel settore istruzione invece ha la precedenza la creatività dei giovani. Per questo è stato accolto il bando “Concorso come ripartiamo”, rivolto agli studenti delle superiori, che prevede la possibilità di rendere concreta un’idea, favorendo l’avvicinamento dei giovani alle realtà culturali. Inoltre arriva anche il “Concorso nel ventre della balena”, che spinge i ragazzi a mettersi in gioco nell’utilizzo degli strumenti audiovisivi. Infine, per favorire lo sviluppo di comunità di dialogo e di progettazione tra istituti e docenti che hanno bisogno di nuove modalità didattiche è stato pubblicato il bando “Comunità scolastiche che ripartono”.
Per il settore cultura ci sono ben 22 progetti accolti. Spiccano in particolare le iniziative inserite nel “Bando eventi culturali di prossimità”. Protagonisti “Il gioco del teatro”, “Festival della creatività, storie di super abilità” e “Il castello in scena”. Un modo per favorire nuovi format di offerta e frazione culturale in luoghi non convenzionali.
Importante anche l’impegno nel settore del sociale per una ripartenza del sistema, anche economico, attraverso la capacità di favorire gli inserimenti lavorativi. Sono stati accolti 15 progetti nel bando “Reti per la formazione per le competenze lavorative e sociali” tra i quali “Join the chain” e “Un amico alla porta”. Ecco poi il bando “Riprogettazione di spazi” con 14 progetti per ripensare spazi e modalità di erogazione dei servizi sulla base delle nuove normative per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Sono 13 invece i progetti accolti all’interno del bando “Comunità attorno alle fragilità” per favorire la ripartenza e il rafforzamento del sistema di welfare locale attraverso interventi co-progettati da reti di comunità che si attivano per contrastare fragilità familiari e sociali.
Si riconferma l’impegno anche per il 2021, stanziando più di 7 milioni di euro per gli interventi dei quattro settori istituzionali. Sono infatti già stati pubblicati sei bandi per un totale di più di un milione di euro stanziati. Tra questi spicca “Condividiamo memorie”, un bando in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino per la raccolta e la valorizzazione di testimonianze sul coronavirus, un evento separatore, che resterà nella storia.
Inoltre sono previsti bandi per il settore cultura per un totale stanziato di oltre 800mila euro. Per il settore formazione si prevedono progetti realizzati in rete tra scuole ed enti presenti sul territorio per un totale di 300mila euro. Infine il bando le ricerche umanistiche e sociali vuole sostenere progetti che prevedano risultati conoscitivi o applicativi di interesse per la comunità trentino. In questo caso si parla di un budget di 100mila euro.