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Riforma sul turismo, la Vallagarina chiama il Garda per l'Agenzia del territorio. E Brentonico: ''Legami più forti rispetto a Trento''
Una richiesta degli operatori economici e turistici di Brentonico, convintamente legati alla Vallagarina in materia Azienda per il turismo, ma che rivolgono il proprio sguardo all'Alto Garda se si parla di Agenzie del territorio. Anche le Casse rurali sono in fase avanzatissima in questa direzione. In questo momento un'Ata sarebbe appannaggio solo di un'Apt: sarebbe opportuno che un unico ente si trovi a gestire risorse quasi esclusivamente pubbliche?

TRENTO. Il mantra è sempre quello della cultura. Se non è una fusione, l'asse si sposta sulle Agenzie di territorio. Tra Trento e Rovereto il binario è quasi sempre monotematico e vincolato al concetto immobile che il turista che visita il Muse deve per forza recarsi anche al Mart (e viceversa naturalmente), quasi fosse un'equazione matematica. A rompere gli schemi potrebbe essere quella di spostare la Vallagarina in orbita Alto Garda con Brentonico quale cerniera di congiunzione.
Una richiesta degli operatori economici e turistici di Brentonico, convintamente legati alla Vallagarina in materia Azienda per il turismo, come testimoniato anche dal voto del Comune, ma che rivolgono il proprio sguardo all'Alto Garda se si parla di Agenzie del territorio. "C'è una comunanza di interessi e l'amministrazione comunale ha proposto - commenta l'assessore Nicola Zoller - attraverso il sindaco Christian Perenzoni che l'Apt sieda al tavolo nell'Ata che comprende il Garda. I legami sono più forti con quel territorio, piuttosto che con altri verso nord".
Una mossa che potrebbe rispondere a diverse necessità. La prima è presto detta: le Casse rurali, partner naturalmente fondamentali per le Apt, sono in fase avanzatissima nella fusione tra gli istituti bancari sulla direttrice Rovereto-Arco (Qui articolo). La riflessione parte dal territorio: il Trentino non è particolarmente esteso e forse seguire un piano complessivo di riordino può essere una logica da agevolare a questo punto e per quanto possibile nel perimetro della libertà d'impresa. Aspettarsi dalla Provincia leghista un disegno complessivo e coordinato sembra un po' troppo ardito, però questa potrebbe essere una valutazione da approfondire.
Il secondo è di rapporti politici: la facciata (e non sempre) è quella di appoggiare eventuali fusioni, però Trento e Rovereto alla fine si sono sempre mal sopportate in ottica accorpamento: i nodi leadership e governance di un'Apt unica sono sempre stati complicati da sciogliere. La città della Quercia vuole restare orgogliosamente autonoma; il capoluogo punta sulla Valsugana. Ora la contesa si sposta sulle Ata, dove i due principali poli provinciali potrebbero trovare a pesarsi i piedi per delineare le strategie.
Le Apt sono state, infatti, attualmente inserite nelle Ata. La riforma griffata Failoni avrebbe voluto superare i confini territoriali. E il ragionamento di base, infatti, si è sviluppato lungo diverse direttrici e sempre a livello di territori: fusioni più o meno delineate dall'alto, comune catastale (e San Lorenzo Dorsino, per esempio, ha colto la palla al balzo per spostarsi sulla Paganella) e le Agenzie di territorio sono in questo momento più legate ai territori che ai prodotti. Il simbolo di questo processo è tutto nel doppione "Dolomiti" e "Dolomiti di Brenta" (Qui articolo).
Le Agenzie di territorio, che restano in buona parte ancora nebulose, dovrebbero migliorare il raccordo tra Trentino Marketing e Aziende per il turismo d'ambito. Enti intermedi nuovi con portafoglio e capacità di investimento: l'ipotesi iniziale era quella che introitassero parte del gettito che deriva dalla tassa di soggiorno (circa il 10%) e il cerchio dovrebbe venire chiuso poi con soldi di derivazione strettamente pubblica. Un anno nel quale l'imposta è naturalmente crollata con le presenze pressoché azzerate a causa delle limitazioni di Covid-19.
Restano da collocare 4 figure alla guida di questi enti. Procedura selettiva o nomina politica? Può capitare che un presidente di Apt si trovi a coordinare contestualmente anche un'Ata, si potrebbe configurare come potenziale conflitto d'interessi? Aspetti che ancora non si conoscono.
Emerge però un'altra possibile criticità: legata alla composizione delle Agenzie. Ok la numero 1 anche se Pinè/Cembra avrà parecchio da sgomitare per emergere accorpata a Fiemme e tra Fassa e San Martino; ok la numero 2 anche val di Non e Rotaliana potrebbero essere un po' schiacciate. Molto vasta la numero 4 che compre per estensione e popolazione buona parte del Trentino. Ma la numero 3? Garda, Ledro e Comano. I bilanci sono separati ma l'Apt diventa formalmente unica. E' opportuno che un unico ente, forte come quello gardesano, si trovi a gestire in solitaria o quasi tutte quelle risorse di provenienza pubblica?
A questo punto la possibilità di un piccolo equilibrio spostando Rovereto, la Vallagarina e l'Alto Garda potrebbe avere anche una ragion d'essere per avere un contraltare al tavolo e contemporaneamente sperimentare nuove strade per una proposta turistica più variegata. Perché la "cultura" è un asset importante: le sinergie e le strategie però più limitate, grossomodo già in essere, e che non devono essere abbandonate ma nemmeno idealizzate e cristallizzate in modo troppo deciso, soprattutto per un territorio piccolo come quello del Trentino.
Alcune Apt sono dovute andare a fusione per l'impossibilità in questo 2021 di raggiungere il bilanciamento 49/51 nel rapporto risorse private/pubbliche. Un anno complicato per reperire risorse private, soprattutto per una realtà come quella di Ledro, appena nata e apparentemente non accompagnata adeguatamente in questa fase di crescita iniziale. Si sarebbe potuto lavorare a livello di Unione europea per derogare sul vincolo per un probabile nulla osta in questo periodo caotico.
Si sarebbe potuto dare, così, tempo a quelle Apt più in difficoltà nel mettere i bilanci in sicurezza. Si sarebbe potuto ragionare anche sul considerare la tassa di soggiorno come introito privato in quanto è il meccanismo che rende le risorse pubbliche: l'imposta viene versata principalmente da un privato, raccolta da un altro privato e girata a Trentino riscossione che poi le riversa agli ambiti. Un anno che dovrà comunque vedere un forte supporto della Pat per tenere le macchine in piedi e operative. Il fascino del Trentino non è calato ma il mercato è probabilmente cambiato e ancora più aggressivo.
Nelle incertezze generali, la riforma prosegue con la pubblicazione dei vari regolamenti attuativi. Ma la formula delle Ata, la parte forse più interessante della norma, sembra ancora distante dall'essere raggiunta. E emerge la volontà di Rovereto di spostarsi sul Garda. "Ora sono gli operatori turistici e economici del Tavolo del turismo di Brentonico che aderiscono convintamente a questa proposta: l'invito va a tutti i rappresentanti amministrativi e delle categorie produttive e dei servizi della Vallagarina a promuoverla, in quanto più aderente rispetto alle altre proposte di poter interpretare interessi economici e storici della Comunità della nostra valle. Il forte auspicio è che la Giunta e il Consiglio provinciale nel 'disegnare' definitivamente le 4 Agenzie territoriali d’area associno in un’ Ata del basso Trentino l’ambito della nostra Apt e quella del Garda", conclude Zoller.