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A Trento va in scena ''tutto il rosa dei Giochi'': ''Le donne fanno meglio degli uomini e sono il valore aggiunto dello sport italiano''

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Sono molto felice di questo fil rouge scelto per onorare chi facendo tanti sacrifici ha vinto così tanto. Le donne in media fanno molto meglio degli uomini e sono il valore aggiunto dello sport italiano"

Foto di Alessandro Eccel
Pubblicato il - 23 settembre 2022 - 16:29

TRENTO. "Tutto il rosa dei Giochi". Una lettura completamente al femminile delle Olimpiadi del 2026, Milano-Cortina, con il Trentino che ospiterà diverse competizioni. Al teatro Sociale sono intervenute le sciatrici Tina Maze e Gabriella Paruzzi, la pattinatrice Valentina Marchei, Marta Pagnini leggenda della ginnastica, Francesca Porcellato e Martina Caironi, atlete paralimpiche, assieme a Diana Bianchedi dirigente sportiva, già grande fiorettista.

 

In sala Giovanni Malagò, presidente Coni, Luca Pancalli, presidente Cip, Paola Mora, presidente del Coni del Trentino, e Andrea Gios, presidente Fisg che ha promesso di voler fare risultati ancora migliori rispetto a Pechino nella propria disciplina, il ghiaccio.

 

Sul palco anche Alba De Silvestro, sci alpinista, Francesca Lollobrigida, pattinatrice di velocità su ghiaccio, Valentina Margaglio, skeletonista, Michela Moioli, snowboarder, Martina e Marianna Valcepina, short track. Insomma un grande parterre, per una grandissima manifestazione collegata da un filo rosa con le atlete a raccontare, con un flash, il proprio momento di gloria e con Elisa Di Francisca, nelle vesti di schermitrice e conduttrice.

 

Si è parlato di come una donna deve declinare il modo di fare sport, ma anche di come si possa scegliere la maternità con il fare attività ad altissimo livello: “Vogliamo lasciare una grande passione ai giovani”. Ma anche, come ha fatto Tina Maze, confessare di non aver dimenticato le “sveglie alle cinque del mattino per potersi allenare. Tutte le Olimpiadi sono speciali, ti segnano. A Sochi ho vinto l’oro in discesa, e non è il mio buttarmi nel vuoto. Ci avevo lavorato tanto e poi l’ho vinta con un’amica, Dominique Gisin, a pari merito: è stato speciale",.

 

In conclusione i vertici del Coni: "Sono molto felice di questo fil rouge scelto per onorare chi facendo tanti sacrifici ha vinto così tanto. Le donne in media fanno molto meglio degli uomini e sono il valore aggiunto dello sport italiano", dice Malagò, mentre Pancalli ha parlato anche di un impatto sociale dei Giochi: "Vogliamo costruire una candidatura che sia sostenibile a tutti gli effetti, anche sociale. Deve essere chiaro che tipo di eredità un evento di questa portata possa portare a livello di inclusione".

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