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Ad Arco una nuova unità di crisi per adolescenti con gravi sintomi psicologici. L'assessora: "Importante non abbassare la guardia"
I lavori sono già in corso e porteranno al terzo piano del centro medico "Le Palme" di Arco una nuova unità di crisi dedicata a adolescenti "con gravi sintomi psicologici, per i quali l'assistenza ambulatoriale non è sufficiente"

ARCO. Sei posti letto ma soprattutto un luogo dove approdare, una struttura residenziale per la presa in carico multidisciplinare dove poter ricevere un tipo di assistenza aggiuntiva a quella ambulatoriale. É l'unità di crisi per adolescenti che sta nascendo al terzo piano del centro medico "Le Palme" di Arco, che ospiterà giovani che soffrono di gravi sintomi psicologici e necessitano di un supporto in più.
I lavori sono già in corso e consentiranno di ricavare su un'area complessiva di 640 metri quadri un'unità di crisi dedicata agli adolescenti, con sei posti letto: un luogo visitato lo scorso venerdì (14 ottobre) dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti accanto a Stefania Segnana, assessora provinciale alla Salute, politiche sociali, disabilità e famiglia e al vicepresidente Mario Tonina, giunti a "Le Palme" per un sopralluogo.
Accanto ai rappresentanti della Provincia, anche il dirigente generale del Dipartimento salute Giancarlo Ruscitti, il sindaco di Arco Alessandro Betta, il vicesindaco Roberto Zampiccoli e il presidente della Comunità Alto Garda e Ledro Claudio Mimiola nonché, il direttore del Dipartimento infrastrutture Debora Furlani, il direttore del Distretto Sud Luca Fabbri, le dottoresse Carmela Scozzafava f.f. dell'Uo Cure primarie ed Elena Bravi, direttrice per l'integrazione socio sanitaria.
"Vogliamo dare una risposta trasversale a una problematica complessa che il Covid ha sicuramente acuito - ha dichiarato Segnana, insieme al presidente Fugatti - stiamo infatti costruendo, con l'Azienda sanitaria, un'offerta nuova che attualmente gestiamo grazie a una convenzione con la Provincia autonoma di Bolzano. Sappiamo purtroppo che il disagio adolescenziale può presentarsi in molti modi: in questa struttura verranno accolti i giovani in una situazione emotiva e psicologica acuta, non più gestibile dalla nostra efficiente rete territoriale - sottolinea - si tratta di casi limitati, fortunatamente, ma comunque non dobbiamo abbassare la guardia - conclude l'assessora - e, anzi, è necessario proseguire con le iniziative di sensibilizzazione sul tema delle malattie psichiche, su come riconoscere i campanelli d'allarme, sulle iniziative in corso e le azioni da mettere in campo, tutti assieme".
Un intervento, quello che presto verrà concluso, finanziato dalla Provincia il cui costo è pari a 650mila euro, con una durata complessiva dei lavori pari a 90 giorni.