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"Aiuto chi come me non ha un tetto sopra la testa", la storia di Tiziano, uomo senza fissa dimora divenuto volontario "accanto a chi mi ha salvato"

Un mese e mezzo fa Pantaleo, dell'associazione "Unità di strada Rovereto", dava una mano a Tiziano, donandogli vestiti e un pasto caldo. Oggi, quest'ultimo, si adopera per il prossimo "accanto a chi lo ha salvato"

A sinistra Tiziano, a destra Pantaleo
Di Sara De Pascale - 19 ottobre 2022 - 10:53

ROVERETO. La storia di Tiziano e Pantaleo è quella di due uomini che si sono reciprocamente tesi la mano: uno ha salvato l’altro, il secondo, di rimando, è divenuto suo fedele compagno d’avventure, pronto a aiutare chi ne ha bisogno "come Pantaleo e l'associazione Unità di strada Rovereto hanno fatto con me". 

 

"Siamo una realtà che a Rovereto esiste da diversi anni – premette Pantaleo a Il Dolomiti – come Unità di strada, tuttavia, esistiamo soltanto da poco tempo – precisa -. Abbiamo sempre operato nell’ombra, perché fare del bene non richiede manifestazioni sensazionalistiche: anzi, se fatto in silenzio, fa stare ancora meglio”, continua raccontando una realtà ormai ben conosciuta sul territorio, che si occupa di intercettare le persone senza fissa dimora "distribuendo giornalmente dei 'kit' contenenti cibo e acqua". 

 

Pantaleo è uomo di origine pugliese che in Trentino vi approdava ormai molti anni fa, un volontario che opera "nel silenzio", con nel cuore il desiderio di aiutare il prossimo, "una missione che mi ha posto davanti Dio", confessa, sottolineando quanto la fede cristiana costituisca nel proprio fare e nel proprio vivere motore positivo e inarrestabile.

 

Il volontario, che ormai da tempo dedica la propria vita ai senza fissa dimora, oggi lo fa in quanto associazione "Unità di strada Rovereto, uscita allo scoperto a causa della legge sul Terzo settore: ci occupiamo di fare giri di perlustrazione giornalieri con il furgone, per rintracciare le persone presenti in città (e nei dintorni ndr) che non hanno un tetto sopra la testa, portando loro acqua e un pasto caldo – rivela -. Tutto ciò che recuperiamo non è altro che il frutto delle donazioni che le persone ci fanno: non riceviamo infatti nessun tipo di contributo. Attraverso la nostra pagina Facebook ci capita di creare post per chiedere aiuto alla comunità – aggiunge – ieri sera, ad esempio, ho inserito un annuncio perché un uomo che vive per strada ci aveva chiesto dei medicinali (paracetamolo ndr): una signora mi ha contattato stamattina, dicendo che ce li avrebbe gentilmente donati lei". 

 

Mentre Pantaleo parla, al suo racconto si aggiunge anche Tiziano, "che per me ormai è come un fratello", sottolinea il volontario. Trovato in un garage senza più vestiti né zaino, poiché gli erano stati rubati, Tiziano detto "quattrocchi" è stato aiutato dall’Unità di strada Rovereto: "Gli abbiamo dato dei vestiti e da mangiare: ora mi accompagna, ogni giorno, seduto accanto a me nel furgone, per aiutare chi ne ha bisogno", aggiunge Pantaleo.

 

"Sono con loro da circa un mese e mezzo - riporta Tiziano a Il Dolomiti - so cosa significa stare in mezzo alla strada e per me aiutare chi si trova nella mi stessa condizione è un qualcosa di straordinario, gratificante: tendo la mano a chi, come me, non ha un luogo in cui stare". É così che è nata l'amicizia fra l'uomo e Pantaleo, quando quest'ultimo gli donava un pasto caldo e degli abiti puliti e il primo si offriva poi per accompagnarlo "durante i suoi giri - sottolinea Tiziano - Pantaleo è una persona squisita: mai avrei pensato di incontrare un uomo come lui. Ora che sto con lui, non lo mollo più", dichiara.

 

L'Unità di strada Rovereto è fatta di volontari, non soltanto Pantaleo e Tiziano, che ogni giorno percorrono le vie della città della Quercia "per scovare i nascondigli di chi non ha nulla - rimarca Pantaleo - portiamo loro quei viveri che ci vengono donati e li cuciniamo nel nostro ufficio con un fornelletto, perché non abbiamo una cucina a disposizione. Ciò che non riusciamo a cuocere, lo mettiamo invece in cassette che lasciamo davanti alla porta dell'associazione (FOTO DI SEGUITO), affinché chi ne ha bisogno, possa prendere qualcosa da mangiare", conclude, aggiungendo che "di questi tempi il numero delle persone che hanno bisogno è aumentato: molti sono gli anziani che non arrivano a fine mese e vengono da noi a prendere ad esempio un po' di verdura".

Il sogno di Pantaleo e Tiziano? "Vorremmo acquistare un camper usato da 5mila euro per ospitare per qualche giorno le persone senza fissa dimora, cucinando per loro, dando loro un luogo dove dormire (soprattutto in vista dell'inverno ndr) e un bagno: per farlo, però, abbiamo bisogno di una mano".

 

Chiunque volesse aiutare l'associazione attraverso una donazione, può contattare Pantaleo attraverso il seguente numero telefonico: + 39 353 4196122

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