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Ben 14 mieli premiati come ottimi e la metà a livelli di eccellenza, ma ''l'ultimo anno ancora una volta disastroso: perso il 90% della produzione''
Il presidente dell'Associazione trentina: "Chi vive di apicoltura è stato ancora una volta messo a dura prova per la tenuta finanziaria della propria azienda". L'assessora Zanotelli: "Questo è un settore sempre più strategico". Nel 2020 il territorio contava oltre 30.700 alveari con una produzione stimata di 250 mila chili di prodotto

TRENTO. Sono 14 i mieli premiati come "ottimi" e 6 di questi hanno raggiunto un livello di eccellenza. Questo il risultato dell'annuale concorso targato Associazione apicoltori trentini-Confagricoltura. Un'occasione per fare inoltre il punto sul comparto che produce un alimento naturale pregiato.

"L'ultimo anno è stato ancora una volta disastroso per quanto riguarda la quantità di miele prodotta - commenta Marco Facchinelli, presidente dell'Associazione apicoltori trentini - siamo nell’ordine di circa il 90% di produzione persa rispetto alla media. Soprattutto chi vive di apicoltura è stato ancora una volta messo a dura prova per la tenuta finanziaria della propria azienda, un grazie alla Provincia che è stata vicina al nostro mondo, riconoscendo al settore un aiuto concreto che mai era stato preso in considerazione in passato".
Nel 2020 il territorio contava oltre 30.700 alveari con una produzione stimata di 250 mila chili di prodotto. Un buon miele è il risultato della cooperazione di tre fattori: l’ambiente, il lavoro delle api, il talento dell’apicoltore. In Trentino questi tre elementi concorrono da sempre nell’ottenimento di un prodotto di alta qualità, apprezzato dai consumatori.
Alla presenza dell’assessora provinciale all’agricoltura, Giulia Zanotelli e del presidente dell’associazione apicoltori, Marco Facchinelli, Lucia Maria Piana, presidente di giuria, e Adriano Zanotelli, direttore dell’Ufficio promozione della Camera di commercio, hanno premiato, nel corso di una cerimonia in videoconferenza, i mieli che si sono distinti per caratteristiche fisiche e organolettiche.
"L’apicoltura è un settore sempre più strategico, spiace molto che le ultime stagioni siano state così povere di soddisfazioni, ma l’intenzione dell’amministrazione provinciale è quella di sostenere, per quanto possibile, questo importante settore. Complimenti agli apicoltori vincitori del concorso che con il loro prodotto danno lustro al Trentino", dice l'assessora Giulia Zanotelli, mentre Adriano Zanotelli conclude: "La Camera di commercio ha a cuore i prodotti di eccellenza trentina, il miele è sicuramente uno di quelli. Siamo orgogliosi di poter aiutare questo mondo agricolo di nicchia che è un fiore all’occhiello della nostra agricoltura di montagna".
Quarantasei i produttori partecipanti per un totale di 74 campioni in rappresentanza delle tipologie più diffuse sul territorio: millefiori, melata, melata d’abete, acacia, rododendro, castagno e tiglio. Sono stati premiati 14 mieli che si sono classificati come “ottimi”. Fra questi 6 hanno raggiunto un livello di eccellenza.
In occasione della Mostra dell’Agricoltura nello stand di Confagricoltura del Trentino è stato presentato il progetto “Salvaguardiamo le api” porte aperte in due week end (23-24-25 aprile e il 28-29 maggio) nei vivai Fiori del Trentino con gli apicoltori professionisti dell’Associazione apicoltori trentini. Alle 15 di domenica (20 marzo) merenda insieme agli Apicoltori, alla scoperta dei mieli vincitori del Concorso dei Mieli del Trentino (degustazione di Melata d’Abete, Miele Uniflorale di Melata e Miele di castagno).