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Una delegazione del Consiglio cantonale di Zurigo in visita alla Provincia di Trento. Un cordiale confronto tra due modelli di democrazia parlamentare
Ospiti in Aula consiliare i legislatori della regione svizzera. Il gruppo guidato da Benno Scherrer accolto da Walter Kaswalder, Denis Paoli, Alex Marini e Lorenzo Ossanna

TRENTO. Un confronto dei modelli di democrazia parlamentare tra la Provincia di Trento e il Consiglio cantonale di Zurigo, una nutrita delegazione svizzera si è portata in Trentino in segno di amicizia.
Il gruppo, guidato dal presidente di turno Benno Scherrer, è stato ricevuto nell’Aula consiliare dal presidente Walter Kaswalder. E’ seguito un cordiale confronto per conoscere il funzionamento e il perimetro dell’autonomia trentina, dopo avere incontrato ieri (venerdì 21 aprile) a Bolzano quella altoatesina.
C’erano in particolare i capigruppo delle forze rappresentate nell’assemblea legislativa del popoloso Cantone zurighese: 8 in tutto, per 118 parlamentari. Un primo dato emerso è quindi la minor parcellizzazione politica rispetto al trend italiano e anche trentino, così come la rappresentanza diretta nel “parlamento” cantonale di tutti i territori comprensoriali.
Poi Kaswalder ha rievocato l’epopea della migrazione dalle nostre valli, ricordando i tanti che anche dalla sua Vigolana partivano per la Svizzera stando via da febbraio a Natale, per sfuggire alla povertà. Il presidente del Consiglio provinciale ha inoltre illustrato i contorni della nostra autonomia speciale, compreso il dato di quella finanziaria (“Lo Statuto ci assegna i 9 decimi delle imposte, di fatto oggi ci torna solo il 72% del riscosso”).
Sono intervenuti anche i due consiglieri provinciali membri della Consulta per l’emigrazione trentina nel mondo: Denis Paoli ha scherzato sull’eliminazione dai mondiali di calcio patita per mano svizzera e ha ricordato che oggi ben 15 mila trentini vivono in terra elvetica, dove è attiva una dozzina di circoli legati alle radici.
Invece il pentastellato Alex Marini ha aggiunto molte e precise informazioni sull’assetto della nostra Provincia autonoma, ricordando che gode di autonomia finanziaria ma non di quella fiscale, con risicati spazi per la graduazione di tributi propri. Il consigliere ha anche espresso tutta la sua ammirazione per l’ampiezza della partecipazione popolare alla democrazia garantita dal sistema svizzero, mentre da noi ci sono forti limiti per l’attivazione dei referendum e strumenti ancora poco sviluppati per dare voce in capitolo ai cittadini, a esempio in materia urbanistica.
Un saluto è stato portato anche dall’assessore regionale Lorenzo Ossanna, che ha contribuito a raffigurare il particolare sistema tripartito dell’autonomia speciale in Trentino Alto Adige.